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Bangladesh, 200 persone vive sotto le macerie del palazzo crollato

Corsa contro il tempo per salvare gli operai intrappolati dopo il crollo di un edificio a Dacca. Intanto violente manifestazioni sono in corso nella Capitale per protestare contro i padroni del palazzo commerciale a otto piani.
A cura di Antonio Palma
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E' corsa contro il tempo a Dacca in Bangladesh  per cercare di salvare più vite umane possibili, sotto le macerie del palazzo crollato mercoledì scorso infatti ci sarebbero ancora più di 200 persone in vita rimaste intrappolate sotto le rovine dell'edificio di otto piani che ospitava fabbriche ed esercizi commerciali. Lo ha reso noto il sottosegretario bengalese alle amministrazioni locali, Jahangir Kabir Nanak, aggiungendo che altre 54 persone sono state tratte in salvo nella notte. Il bilancio delle vittime di questa tragedia resta comunque altissimo e purtroppo destinato ad aumentare mano a mano che i soccorritori liberano l'area dai detriti. Il bilancio ufficiale fino a questo momento parla di 281 morti oltre a decine di feriti. Alle persone intrappolate sotto il Rana Plaza e già individuate dai soccorritori si sta cercando di far arrivare acqua e cibo attraverso delle feritoie nelle macerie in attesa che si riesca a liberarli.

Intanto la situazione nella capitale del Bangladesh è diventata molto tesa con manifestazioni e scontri di piazza con la polizia per protestare contro i proprietari del palazzo. Centinaia di operai del settore tessile a Gazipur, città-satellite a nord di Dacca, sono scesi in strada per una protesta in cui reclamavano l’arresto e addirittura la messa a morte dei proprietari dei laboratori ospitati nell’edificio di otto piani. Si sono verificati violenti scontri con la polizia che ha usato gas lacrimogeni e proiettili di gomma per disperdere la folla. I dimostranti, molti dei quali armati di spranghe e bastoni, hanno preso d’assalto alcuni distretti commerciali dando fuoco a fabbriche ed esercizi commerciali.

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