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Bambini morti di fame e per soffocamento: accade in un orfanotrofio in Russia

Orrore nell’orfanotrofio-lager di Miski, in Russia, dove 27 bambini sono morti per denutrizione e soffocamento da cibo. Il direttore, ora dimessosi, è indagato per negligenza colposa e abuso d’ufficio. Spariti 16 mila euro concessi dallo Stato per l’assistenza ai bambini.
A cura di Daniela Caruso
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Bambini morti di fame e per soffocamento: accade in un orfanotrofio in Russia

I bambini non chiedono di nascere, vengono semplicemente messi al mondo da chi dovrebbe dar loro amore e protezione. Non tutte le famiglie riescono a garantire i diritti elementari a delle creature innocenti, che, spesso, affrontano un destino amaro e shoccante. È quanto accaduto ai bimbi ospitati da un orfanotrofio in Russia, nella città di Miski, situata nella regione siberiana di Kemerovo. In questo istituto sono ospitati 400 bambini con gravi difficoltà deambulatorie e deglutitive, che hanno necessariamente bisogno di cure amorevoli e dell’aiuto di infermieri e personale specializzato per poter sopravvivere, ma anche di una buona nutrizione che permetta loro di poter crescere sani, nonostante le evidenti mancanze.

Ma non tutti hanno la dignità, l’onesta e la capacità di portare avanti un lavoro simile, senza pensare a speculare su queste piccole vite. Questo orfanotrofio, definito lager per le condizioni di degrado in cui i piccoli sono stati lasciati marcire, è stato luogo di morte per diversi di loro che hanno perso la vita o per denutrizione o per soffocamento: circa trenta bambini sono spirati, perché il personale dava loro da mangiare del cibo che in realtà non riuscivano a masticare e ingerire, in quanto potevano essere alimentati solo mediante flebo, mentre altri venivano lasciati al completo digiuno. Nell’istituto degli orrori sono morti ben 27 bambini in due anni e mezzo: undici decessi sono stati provocati da soffocamento.

I soldi versati dallo Stato all’istituto per l’assistenza necessaria per i bambini sono praticamente scomparsi. La somma ammontava a 670 mila rubli, che sono circa 16 mila euro. A far emergere questa situazione inimmaginabile è stata la morte di un bambino di soli 11 anni: la giovane vittima, infatti, pesava solo 10 chili. Da tal episodio, sono iniziate le indagine che hanno portato alla luce tutte le nefandezze commesse ai danni di bambini inermi e che hanno indotto il direttore dell’istituto a dimettersi, essendo indagato per negligenza colposa e abuso d’ufficio. Come ha dichiarato il procuratore Oleg Zaratovski, “Abbiamo visto bambini in tali condizioni solo nei documentari sui campi di concentramento nazista”. A causa del delirio di gente senza scrupoli a rimetterci, ancora una volta, sono sempre i bambini che non sanno e non possono difendersi.

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