686 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Bambini a scuola senza merenda per capire cos’è la fame, l’iniziativa fa discutere

I bambini di una scuola elementare nella provincia di Vicenza hanno provato a vestire i panni di quei loro coetanei che ogni giorno non possono disporre di cibo a sufficienza. Si sono portati da casa solo una bottiglietta d’acqua e 50 centesimi da depositare in un salvadanaio.
A cura di Susanna Picone
686 CONDIVISIONI
Immagine

Per far capire ai bambini cosa significa avere fame una scuola elementare del vicentino, la Zanella di Lampertico, a Thiene, ha organizzato il no-merenda-day, una iniziativa che ha sollevato qualche polemica. I bambini di questa scuola hanno provato a vestire i panni di quanti ogni giorno non possono disporre di cibo a sufficienza e lo hanno fatto portando da casa solo una bottiglietta d’acqua e 50 centesimi da depositare in alcuni salvadanai che poi verranno destinati a una scuola in Libano. Anche i docenti hanno aderito con una donazione e rinunciando simbolicamente al caffè. A dare notizia di questa iniziativa sono stati nei giorni scorsi i quotidiani di Vicenza. “Questa iniziativa fa parte del progetto ‘Uno sguardo verso l’altro’ inserita nel piano dell’offerta formativa”, ha spiegato il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Francesco Crivellaro. Dirigente che ha precisato che nessuno ha posto obblighi per cui chi voleva mandare i figli a scuola con la merenda è stato libero di farlo.

Alcuni genitori si sono lamentati – C’è da dire però che non tutti hanno condiviso l’iniziativa tanto che alcuni genitori si sarebbero lamentati. Per qualcuno, infatti, non è certo con queste iniziative che si può far capire a un bambino cos'è la fame. C’è infine anche chi ritiene che un progetto simile possa essere diseducativo. In ogni caso, Crivellaro ha replicato alle accuse parlando di polemiche assolutamente futili e anche di una strumentalizzazione. Il progetto “Uno sguardo verso l’altro” è stato approvato dal collegio dei docenti e dal consiglio di istituto, oltre a essere condiviso dai generi e dai ragazzi: “Si è trattato di un gesto simbolico di condivisione con i bambini più poveri del mondo che soffrono la fame”, ha spiegato ancora il dirigente scolastico cercando di mettere a tacere le polemiche.

686 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views