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Babysitter brucia un bimbo con la piastra: “Volevo educarlo”. Incastrata dal video choc

Nosipho Nxumalo, 21 anni, è stata arrestata con l’accusa di maltrattamenti nei confronti di Xander, il bimbo di cui avrebbe dovuto prendersi cura. La donna si è giustificata, spiegando alle autorità che voleva dare “una lezione” del piccolo.
A cura di B. C.
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E’ stata incastrata da quel filmato in cui si vede chiaramente la punizione scioccante che ha deciso per il bimbo di cui si prendeva cura nella casa di Long Island, a New York, dove lavorava come babysitter: bruciarlo con la piastra per capelli. Nosipho Nxumalo, 21 anni, è stata arrestata con l’accusa di maltrattamenti nei confronti del piccolo Xander. Inquietanti le parole in sua discolpa: “Volevo impartirgli una disciplina”, ha provato a giustificarsi la ragazza. “Non voleva ascoltarmi e io ho pensato che bisognava dargli una lezione: per questo ho usato il ferro caldo” ha detto Nosipho.

"Lo bruciava più volte, lei gli diceva: ‘Vedi questo è ciò che accade quando non si ascolta', e poi lo abbracciava. Una mente malata con mio figlio, ed è la cosa più disgustosa cui abbia mai assistito nella mia vita" ha detto Angela Persaud, madre di Xander, alla NBC.  Nel filmato in questione si vede la 21enne testare la temperatura della piastra contro la sua mano, prima di bruciare le mani e le gambe del piccolo Xander. “È la cosa più disgustosa a cui abbia mai assistito in vita mia” ha detto Angela dopo aver guardato le immagini. La donna ora ha provato a lanciare un allarme rivolto alle madri in merito ai pericoli che si possono correre rivolgendosi a tate sconosciute, come successo a lei: “Non dovete credere – ha detto – che un'agenzia faccia sempre le scelte migliori per voi”. La babysitter è ora in attesa del processo.

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