Nuovo caso di baby squillo a Genova: 14enne si prostituiva per aiutare la madre
Dopo l’ormai celebre caso delle baby prostitute dei Parioli e quello più recente di Ventimiglia, dall’entroterra di Genova arriva l’ennesima storia di minorenni pronte a vendere il proprio corpo. Secondo quanto si apprende, una ragazzina di 14 anni avrebbe ceduto alla prostituzione per guadagnare dei soldi e così aiutare la madre in difficoltà economiche. La minorenne avrebbe avuto dei rapporti con uomini di 30-40 anni a cui avrebbe chiesto dai 300 ai 500 euro a prestazione. Conosceva su internet i suoi clienti. Talvolta avrebbe incontrato gli uomini in auto, altre volte in un appartamento messo a disposizione da chi la pagava. L’ennesimo caso di prostituzione minorile è venuto fuori quando la baby squillo ha confessato a una amica di voler cambiare vita, di non voler più vendere il proprio corpo.
Le difficoltà economiche impedivano alla famiglia di darle i soldi che voleva – L’amica, da parte sua, ha parlato della vicenda alle insegnanti che a loro volta hanno contattato gli assistenti sociali, poi il caso è stato segnalato alla procura distrettuale di Genova. La ragazzina avrebbe raccontato di aver avuto rapporti con uomini in cambio di regali e soldi e di averlo fatto perché la mamma si trova in difficoltà economiche. Difficoltà economiche che impedivano ai suoi di darle il denaro che chiedeva. La giovane avrebbe confessato anche che la madre aveva scoperto tutto, ma gli investigatori devono ancora appurare la veridicità del racconto. Al momento non ci sarebbero ancora indagati.