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Avvocato penalista 35enne ucciso in un agguato sotto casa sua: fermato lo zio

Francesco Filippone, 35enne di Locri, è morto poco dopo il suo arrivo all’ospedale, dove era stato trasportato dopo essere stato ferito a colpi d’arma da fuoco in un agguato sotto la sua abitazione.
A cura di Biagio Chiariello
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Un avvocato penalista, Francesco Filippone, di 35 anni, è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco in un agguato avvenuto sotto la sua abitazione a Locri, in provincia di Reggio Calabria. Per l'omicidio carabinieri e polizia hanno fermato il 68enne Antonio Sgrò, zio del legale, che adesso viene interrogato dal procuratore di Locri Luigi D'Alessio. Recuperata anche la pistola usata per il delitto. I fatti sono avvenuti dopo le 13 in via Marconi, pieno centro cittadino, il killer si sarebbero avvicinati all’uomo facendo fuoco contro di lui, nonostante l’orario ed il traffico notevole nella zona. Almeno tre i colpi che hanno raggiunto la vittima. Filippone è morto presso l’ospedale di Locri, a causa delle gravissime ferite riportate non solo alla testa, ma anche in altre parti del corpo.

Secondo le prime indagini, il killer avrebbe utilizzato una pistola regolarmente detenuta per colpire a morte l’avvocato. Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Siderno che hanno avviato le indagini coordinate dalla Procura di Locri. "Una tragedia che sconvolge la città intera. Una vicenda familiare, a quanto pare, che provoca dolore e sconforto", ha commentato il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, dopo l'omicidio. Secondo quanto scrivono i quotidiani locali, Sgrò, che si sarebbe costituito ai carabinieri poco dopo il fatto, avrebbe fatto fuoco contro il nipote per motivi futili. Sarebbe del tutto esclusa la pista mafiosa.

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