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Aversa, a fuoco capannone: morti 17 cuccioli di cane. L’ombra della camorra dietro al rogo

Rogo doloso nella struttura di proprietà di una società che importava animali di razza: degli oltre 200 cuccioli ospitati alcuni muoiono per le esalazioni da monossido di carbonio. I carabinieri indagano sulla natura dell’incendio. Trovate anche polpette avvelenate per uccidere i cani.
A cura di Redazione
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Episodio sconcertante ad Aversa, in provincia di Caserta, dove l'incendio al capannone di proprietà di una società di import-export di cani di razza, la "World pet center" ha causato la morte di 17 cuccioli di varie razze. Nella struttura erano ospitati circa 200 esemplari. Le cause del rogo sarebbero dolose e si ipotizza la mano del racket controllato dalla criminalità organizzata della zona ma tutte le ipotesi al momento sono aperte. Secondo la prima dinamica a prendere fuoco è stato il furgone di proprietà della società: il mezzo è andato distrutto e le fiamme, propagandosi, hanno interessato parte del capannone di 240 metri quadrati, all'interno del quale erano presenti i box dove erano custoditi i cuccioli. Sul posto, oltre ad una scala appoggiata al tetto dei box e che avrebbe consentito l'accesso alla struttura, mai notata dai proprietari, sono state trovate anche alcune polpette, su cui verranno effettuate analisi per stabilire la presenza di veleno; il cibo era destinato probabilmente ai cani da guardia della struttura. I carabinieri e i vigili del fuoco di Aversa, intervenuti per estinguere le fiamme, hanno tratto in salvo i cagnolini sopravvissuti, le condizioni di molti animali sono gravi. Ma secondo i primi soccorritori un ritardo di pochi minuti nell'opera di salvataggio avrebbe causato la morte di tutti i duecento animaletti.

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