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Investe con l’auto e uccide la madre e la zia sul marciapiede: “Lo ha fatto apposta”

Il caso a Volterra, in provincia di Pisa. Inutili i soccorsi per le due donne praticamente morte sul colpo. Arrestata la cinquantenne al volante: da tempo è in cura per problemi psichiatrici.
A cura di Antonio Palma
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Grave incidente stradale nel pieno centro abitato della città di Volterra, in provincia di Pisa. Un'auto guidata da Daniela Marzetti, una 50enne del posto, è improvvisamente piombata su un gruppo di pedoni che si trovavano sul marciapiede travolgendo tre persone e uccidendone due. Secondo le prime informazioni, le vittime erano rispettivamente la zia e la madre della donna al volante,  Lucia Cuviello, di 75 anni e Angela Cuviello, di 70 anni, entrambe residenti a Volterra. Per loro i soccorsi medici del 118, tempestivamente giunti sul posto, non sono stati sufficienti, le donne sarebbero morte praticamente sul colpo.

Ferita e trasportata in ospedale la terza persona rimasta coinvolta nell'impatto: si tratta di un uomo di 63 anni, Luigi Milianti, che per fortuna non è in pericolo di vita. L'incidente, la cui dinamica esatta è ora al vaglio degli agenti del commissariato di polizia locale, è avvenuto in mattinata intorno alle 9.30 in viale Ferrucci, nel centro abitato di Volterra, non distante dal teatro romano. Proprio per la parentela stretta tra vittime e la guidatrice, gli inquirenti sospettano che dietro al fatto ci possa essere intenzionalità. L'automobilista, che vive alla periferia della città toscana, infatti è in cura per problemi psichiatrici e in passato avrebbe accusato i familiari di complottare contro di lei.

Ricoverata in stato di shock all’ospedale di Volterra, la donna – sposata e madre di un ragazzino di 13 anni – è stata arrestata con l'accusa di omicidio volontario e trasferita nel carcere Don Bosco di Pisa. La donna, che lavora come Oss all'ospedale di Siena, è stata interrogata nel pomeriggio dal pm, Aldo Mantovani, non avrebbe saputo spiegare il proprio gesto, ripetendo più volte di non ricordare quanto accaduto ma ammettendo che la madre e la zia sarebbero stata la principale causa delle sue sofferenze.

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