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Aumentano i finanziamenti pubblici per le Università: il 67% degli atenei otterrà più fondi

Il Miur ha reso noti i finanziamenti pubblici in consegna agli atenei italiani.
A cura di Davide Falcioni
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E' il documento più atteso dalle università italiane, quello che svela quale sarà il finanziamento pubblico di cui potranno beneficiare gli atenei. Il FFO, Fondo di Finanziamento Ordinario per il 2015, è stato trattenuto dalla Corte dei Conti per 23 giorni extra allarmando non poco i rettori, ma infine il Ministero dell'Istruzione ha potuto ufficializzarlo rendendo pubblici gli assegni in consegna ai 57 singoli atenei: la novità è rappresentata dal "costo standard" di formazione per studente in corso, un nuovo parametro in base al quale quest’anno è stato assegnato il 20% (circa 1 miliardo di euro) della quota base del finanziamento pubblico agli atenei. Ciò, in linea generale, ha permesso a oltre il 67% degli atenei di registrare il segno "+" nei propri finanziamenti: "E’ una novità – spiega il Miur – che segna una svolta: si passa da una distribuzione basata sulla spesa storica della quota più sostanziosa dei fondi pubblici ad una ripartizione che tiene gradualmente conto delle differenze fra atenei di offerta formativa, numero di studenti in corso, costo medio dei professori e dei diversi contesti infrastrutturali e territoriali in cui operano le università, compresa la differente capacità di reddito delle famiglie".

Secondo il ministro Giannini "con i nuovi parametri il sistema di distribuzione del finanziamento di base alle università statali diventa più equo. Il meccanismo di calcolo del Costo standard – continua – prevede che gli studenti, a parità di tipologia di corsi di studio, siano destinatari della stessa dotazione di risorse da parte dello Stato. Pari condizioni di partenza quindi: questo è il nostro obiettivo. A ciò si somma un’accelerazione sulla premialità: quest’anno il 18% delle risorse pubbliche, era il 13,5% lo scorso anno, sarà assegnato tenendo conto dei risultati degli atenei nella ricerca, nelle politiche di reclutamento, nella didattica, con uno sguardo anche ai livelli di internazionalizzazione e di partecipazione ai programmi Erasmus".

Ma vediamo i dati: l'Università di Bergamo ottiene un +12% rispetto allo scorso anno, Milano Bicocca +8,13%. Napoli Partenope +7,83%, Università del Sannio +7,57%, Foggia +7,55% e Catanzaro +5,31%. Bene anche Venezia, Chieti, Insubria e Molise, che incrementano tra il 6 e il 7% gli stanziamenti pubblici. In contro tendenza Roma La Sapienza, che diminuisce del 2,09%, così come Bologna Alma Mater, Catania, Palermo, Genova e Pisa.

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