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Aumenta ancora la disoccupazione: 12,6%. Per l’Istat persi ogni giorno mille posti di lavoro

Cresce il divario tra Nord e Sud Italia, con l’indicatore pari all’8,4% nel Nord (+0,3 punti percentuali) e al 20,3% nel Mezzogiorno (+0,5 punti), mentre rimane stabile al 10,8% nel Centro.
A cura di Davide Falcioni
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Aumenta ancora la disoccupazione: nel mese di luglio si è attestata al 12,6%, con un aumento di 0,3 punti percentuali rispetto a giugno e 0,5 punto rispetto a un anno fa. A renderlo noto è l'Istat, che spiega come sia stata cancellata la lieve flessione del mese scorso e il tasso si sia riportato sui livelli dl mese di maggio, di poco sotto il massimo storico. Un timidissimo segnale positivo arriva sul fronte della disoccupazione giovanile: il tasso, nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni, è pari al 42,9%, in calo di 0,8 punti percentuali rispetto a giugno ma in aumento del 2,9% rispetto al luglio del 2013. Secondo i dati Istat sono in cerca di un lavoro 705 mila under25.

Istat: "Ogni giorno mille persone perdono il lavoro"

Preoccupante il dato degli occupati, che a luglio fanno registrare un calo dello 0,2% rispetto a giugno, ovvero 35mila unità. Si tratta di una perdita sostanziosa e stimabile in circa 1000 disoccupati in più al giorno. Si registra una riduzione anche su base annua, con un ribasso dello 0,3% (-71mila). Gli occupati scendono a questo punto a quota 22 milioni 360mila. Il tasso di occupazione, pari al 55,6%, diminuisce di 0,1 punti percentuali sia su base mensile che su base annua. Complessivamente nel secondo trimestre dell'anno il tasso di disoccupazione è salito al 12,3%, con un incremento di 0,2 punti percentuali su base annua.

Calano gli occupati a tempo pieno, aumentano quelli a tempo parziale

Sembra inarrestabile il calo degli occupati a tempo pieno (-0,5%, pari a -89.000 unità rispetto al secondo trimestre 2013), che in quasi due terzi dei casi riguarda i dipendenti a tempo indeterminato (-0,5%, pari a -57.000 unità). Gli occupati a tempo parziale continuano a crescere (+1,9%, pari a 75.000 unità), ma l'aumento riguarda esclusivamente il part time involontario che riguarda il 64,7% dei lavoratori a tempo parziale. Riprende, dopo un lungo periodo di calo, la crescita dei dipendenti a termine (+3,8%, ovvero 86.000 unità) a cui si accompagna per il settimo trimestre la diminuzione dei collaboratori (-8,3%, pari a -36.000 unità).

Cresce il divario tra Nord e Sud Italia

A preoccupare inoltre è il divario in crescita tra nord e sud del paese, con l’indicatore pari all’8,4% nel Nord (+0,3 punti percentuali) e al 20,3% nel Mezzogiorno (+0,5 punti), mentre rimane stabile al 10,8% nel Centro. Interessante anche il dato di genere, che si attesta all'11,5% tra gli uomini e al 12,8% tra le donne.

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