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Audi gialla, spuntano nuovi indizi: fori di proiettili e tracce organiche

Va avanti il lavoro dei Ris sull’Audi gialla RS4 che per giorni ha terrorizzato il Nord-Est e che poi è stata trovata carbonizzata nelle campagne del Trevigiano. Nessuna traccia, al momento, dei malviventi.
A cura di Susanna Picone
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Nuovi indizi sull'Audi gialla carbonizzata.
Nuovi indizi sull'Audi gialla carbonizzata.

Due fori di proiettile sulle portiere carbonizzate, un mozzicone di sigaretta lasciato a terra nei pressi del veicolo e altre tracce organiche. Sono questi gli indizi che potrebbero consentire agli investigatori di rintracciare i malviventi che l’altra notte, dopo aver per giorni terrorizzato il Nord-Est del Paese, hanno abbandonato e bruciato l’Audi gialla RS4 nelle campagne del Trevigiano. Al lavoro per tentare di risolvere il mistero dell’Audi gialla ci sono principalmente i carabinieri di Treviso e i tecnici del Ris di Parma. Da quanto si è appreso, continuando con il loro lavoro gli uomini del Ris hanno trovato sulla carcassa dell’auto due fori di proiettile di cui uno sul portellone posteriore e l’altro sullo sportello anteriore sinistro. Quei proiettili potrebbero essere stati sparati verso l’Audi gialla da polizia o carabinieri durante gli inseguimenti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Gli indizi sull’Audi gialla RS4

Inoltre, nel bagaglio dell'Audi carbonizzata gli investigatori hanno trovato un flessibile e una mazzetta da muratore, utilizzati probabilmente per compiere furti. Nell’ambito delle indagini si stanno inoltre visionando i filmati delle telecamere dei comuni limitrofi a Fonte (Treviso), territorio dove è stata abbandonata e data alle fiamme l'Audi, per vedere se tra le auto transitate nelle ore precedenti e successive l'abbandono del veicolo vi possa essere quella con cui si sono allontanati i ricercati.

La fuga dell’Audi gialla in Veneto

La corsa dell'Audi gialla RS4 che per giorni è riuscita a sfuggire agli inseguimenti delle forze dell'ordine si è conclusa nella notte tra lunedì e martedì, quando l’auto è stata abbandonata e incendiata. Nelle ore immediatamente successive al ritrovamento del veicolo il capo della Procura di Treviso ha detto che le possibilità di trovare i malviventi sono davvero poche. Per giorni la banda ha seminato la polizia provocando, mentre correva contromano sul passante di Mestre, anche un incidente costato la vita a una donna. Prima del ritrovamento dell’auto un albanese si era presentato in questura a Torino per dichiararsi estraneo alla vicenda: era apparso in una foto pubblicata online e che secondo alcuni raffigurava i tre malviventi in fuga.

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