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L’infettivologo Galli (Sacco): “Ripresa graduale dalla seconda metà di maggio se tutto va bene”

Per Massimo Galli, primario del reparto di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, “se tutto andasse come sembra volere andare dovremmo ragionare per una graduale ripresa nella seconda metà di maggio”. Secondo l’esperto, per iniziare la famosa fase 2 dell’emergenza Coronavirus è fondamentale “dare il via ad una fase con più tamponi, test rapidi e sierologici”.
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A cura di Ida Artiaco
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"Se tutto andasse come sembra volere andare dovremmo ragionare per una graduale ripresa nella seconda metà di maggio". L'infettivologo Massimo Galli, primario dell'ospedale Sacco di Milano, è tornato sulla questione legata alla riapertura dell'Italia, ancora alle prese con le misure di contenimento dell'emergenza Coronavirus. Anche se i numeri mostrano un rallentamento della curva dei contagi, non è il momento adesso di abbassare la guardia, per questo anche Galli crede che sia probabile un'ulteriore proroga del lockdown oltre il 14 aprile. "Le misure restrittive – ha detto Galli intervenendo al programma Il mio medico su Tv2000 – è altamente probabile che debbano andare oltre Pasqua. Mi piacerebbe dire il contrario ma sono settimane che sono convinto che queste misure finiranno per andare oltre".

Quando vedremo la luce? "Tutto dipende dalla capacità di non avere altri focolai nel Paese oltre la Lombardia – ha aggiunto l'infettivologo -. Questo è fondamentale perché se ci ritrovassimo un' altra situazione lombarda ricominceremmo tutto da capo". Per Galli, fondamentale, arrivati a questo punto, è "dare il via ad una fase con più tamponi, test rapidi e sierologici, anche se bisogna risolvere il problema dei reagenti. Questa è una delle premesse della fase 2, non ci sono alternative. Il segnale positivo al momento è il fatto che si è allentata la pressione nei reparti di terapia intensiva, soprattutto nella mia regione", come ha sottolineato intervenendo alla trasmissione Omnibus in onda questa mattina su La7.

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