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Attentato Istanbul: kamikaze identificati grazie ai passaporti

Secondo i media locali, i tre attentatori che si sono fatti esplodere all’interno dell’aeroporto Ataturk provenivano dall’Asia centrale e in particolare da Uzbekistan, Kirghizistan e Daghestan.
A cura di Antonio Palma
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Sarebbero stati identificati dalla polizia turca i 3 terroristi kamikaze che martedì sera si sono fatti esplodere all'interno dell'aeroporto Ataturk di Istanbul causando la morte di 42 persone e il ferimento di altre decine di passeggeri che si trovavano nello scalo. Secondo i media locali , infatti, gli inquirenti avrebbero ritrovato i loro passaporti nell'abitazione che avevano affittato e usato prima dell'attentato terroristico come base operativa nel quartiere storico di Fatih. In base a quanto comunica l'agenzia di stampa turca, Dogan, i tre terroristi provenivano da Uzbekistan, Kirghizistan e dalla repubblica russa del Daghestan. In precedenza, invece altri media avevano indicato la provenienza dal Tagikistan, sempre nell'Asia centrale.

Del resto le indagini sulla strage di Istanbul procedono nella massima segretezza con il silenzio stampa decretato dalle autorità locali a poche ore dal massacro. L'inchiesta alò momento sembra concentrarsi soprattutto sulle immagini delle telecamere di sicurezza dello scalo aeroportuale che ha immortalato  tre attentatori nei diversi punti dell'aeroporto.  Secondo alcune ricostruzioni apparse sulla stampa, i tre attentatori avevano coordinato bene l'assalto: uno di loro che ha agito da ariete, creando il caos e permettendo agli altri due un più facile accesso. Un attaccante si è fatto esplodere al piano di sotto al terminal degli arrivi, mentre un altro è andato al piano di sopra e si è fatto esplodere nella sala partenze mentre il terzo ha aspettato fuori la folla in fuga prima di far esplodere la bomba finale.

Intanto la polizia turca continua ad effettuare blitz contro presunti sospetti militanti dell’Isis a Istanbul. Stamattina almeno 13 persone sono state fermate anche se non si sa se ci sia un legame diretto con l’attentato. Altri fermi sono stati effettuati a Smirne, sulla costa egea, dove, secondo quanto riferisce l’agenzia statale Anadolu, sarebbero stati trovati 3 fucili e diversi documenti legati al Califfato in Siria.

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