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Attentati Parigi: dopo la strage Salah Abdeslam fermato per 30 minuti dalla gendarmeria

Nuovi dettagli sulle falle dei controlli all’indomani delle stragi del 13 novembre scorso: la gendarmeria fermò per un lungo controllo Salah Abdeslam, che si trovava con Mohammed Amri e Hamza Attou .
A cura di Susanna Picone
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Salah Abdeslam, il terrorista a lungo ricercato membro del commando che la sera del 13 novembre scorso ha seminato sangue e terrore a Parigi, dopo gli attentati è stato fermato a lungo dalla gendarmeria. È il quotidiano Le Soir a riportare nuovi dettagli sulle falle dei controlli all'indomani delle stragi di Parigi dello scorso novembre. Secondo le audizioni della commissione d'inchiesta francese, la gendarmeria fermò appunto Salah Abdeslam a Cambrai, mentre il terrorista si trovava sulla Golf con Mohammed Amri e Hamza Attou diretto a Bruxelles. Non si trattò, da quanto è emerso, di un veloce controllo di routine in quanto durò circa trenta minuti. Ci furono controlli incrociati con anche il sistema di controllo dei documenti per l'area Schengen, Sirene. Il controllo che era stato presentato come “aleatorio” e di routine – scrive Le Soir – si protrasse “per circa mezz'ora, una durata lunga e fuori dalla norma, perché un'identificazione dura 5-10 minuti”.

I nuovi dettagli sugli attentati di Parigi – Il giornale ha appreso i nuovi dettagli da alcuni deputati, uno belga e uno francese, a margine di una visita dei parlamentari del Belgio ai loro omologhi. “Gli agenti della gendarmeria francese consultarono il database giudiziario, contattarono il desk Sirene che gestisce i file relativi all'area Schengen, fotografarono i documenti di identità di Salah Abdeslam, in breve utilizzarono tutte le procedure perché avevano dei dubbi, dei timori”, è quanto hanno riferito i deputati a proposito del rapporto aggiungendo che la procedura venne seguita alla lettera. La caccia a Salah Abdeslam e agli altri membri del commando di terroristi è scattata subito dopo gli attentati: Salah è stato infine rintracciato nel suo quartiere natale lo scorso marzo, pochi giorni prima degli attentati di Bruxelles. Dopo l’arresto in Belgio è stato estradato in Francia.

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