1.255 CONDIVISIONI

Attentati a Parigi e in Borsa chi vince? Ovvio: i produttori di armi

Dall’italiana Finmeccanica all’americana Lockheed fino alle francesi Dassault e Thales: dopo gli attentati di Parigi sui mercati schizzano in alto i titoli di produttori di armi e sistemi di difesa.
A cura di Redazione
1.255 CONDIVISIONI
Immagine

"Il denaro non dorme mai":  la massima del Gordon Gekko del film Wall Street è sempre valida. Anche all'indomani degli attentati terroristici a Parigi, una volta operative le Borse in tutto il mondo è chiaro chi guadagna dalle guerre: chi produce armi. Ieri, a chiusura dei mercati, lieve calo negli scambi a Parigi e in Italia. Ma quel che conta è guardare chi, fra le sigle, chiude la giornata col segno più, ovvero quei titoli relativi ad aziende specializzate nella produzione di tecnologie di difesa e armi. Il mondo degli affari scommette che ne serviranno e che quelle aziende saranno floride. Nel nostro Paese, a Piazza Affari, Finmeccanica, leader fra l'altro nella realizzazione di elicotteri militari, munizioni per aerei e per navi e sistemi di difesa, guadagna 2,7 percento. In Francia il gruppo Thales, multinazionale dell'aerospazio, della difesa, e dell'information technology chiude col +3,3 percento. In positivo anche la Dassault Aviation produttrice dei Falcon (+12,1 %). E ancora, volando negli Stati Uniti: Lockheed Martin Corp che fra gli altri produce i caccia bombardieri F-35 Joint Strike Fighter, ha chiuso il lunedì con un aumento del 7,51%. Northrop Grumman Corp (caccia F-14 Tomcat, e il bombardiere strategico B-2 Spirit) del 7,79%. E ancora: il contractor Usa Raytheon guadagna il 4,86, mentre l'inglese Bae Systems il 2,45 percento.

Attentati Parigi, report di Credit Suisse: si viaggerà meno

Un report diffuso ieri mattina dal Credit Suisse ha analizzato la situazione finanziaria internazionale all'indomani degli attentati terroristici a Parigi. Lo scenario è quello di una reazione negativa dei mercati e sicuramente, sul medio periodo, un cambiamento delle abitudini di gran parte della popolazione europea che avranno inevitabili ripercussioni. Esempio: i consumatori viaggeranno di meno (quindi calo del comparto trasporti e parallelamente quello del turismo) e potrebbero ridurre anche il consumo di beni di prima necessità. Una prima cartina di tornasole, ieri, in apertura dei mercati con molte compagnie aeree in netto calo, a partire ovviamente da AirFrance (-5,67%) ma anche Lufhtansa, Ryanair, Easyjet. In calo netto i portali online per prenotare viaggi come Expedia e Priceline.

1.255 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views