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Attacco suicida in Camerun, almeno 10 morti

Almeno dieci persone sono rimaste uccise in un attacco kamikaze nel nord del Camerun, nella città di Fotokol, al confine con la Nigeria. Si sospetta si tratti dell’ennesimo attentato di Boko Haram.
A cura di Susanna Picone
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Un attentato in Camerun ha provocato la morte di almeno dieci persone e una dozzina sono rimaste ferite. Una fonte dell'esercito ha detto telefonicamente alla Xinhua che l'esplosione – da quanto è emerso si è trattato di un attacco suicida – ha avuto luogo intorno a mezzogiorno a Fotokol, una città nella regione dell'Estremo Nord vicina alla Nigeria e già in passato presa di mira dal gruppo islamista Boko Haram. Nessun gruppo ha ancora rivendicato l'attacco ma si sospetta si tratti, appunto, dell'ennesimo attentato di Boko Haram. “I primi dati parlano di dieci morti tra cui il kamikaze e di una dozzina di feriti”, ha spiegato un alto comandate dell'esercito camerunense aggiungendo che l'esplosione è avvenuta intorno a mezzogiorno, ora locale. L'organizzazione terroristica jihadista Boko Haram, che ha giurato fedeltà allo Stato islamico, negli ultimi mesi ha ampliato la propria attività in Camerun, Ciad, Niger e ha trasformato la zona di confine del lago Ciad in una zona di guerra, secondo il Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). Gli attacchi di Boko Haram nella Regione dell'Estremo Nord del Camerun sono iniziati nel 2013. Il 12 luglio, sospetti militanti hanno lanciato un attacco kamikaze a Fotokol, provocando più di 10 morti. Il 9 novembre, due ragazze sospettate di essere membri del gruppo islamista hanno compiuto un attentato suicida nella stessa città uccidendo tre civili.

L’attentato alla stazione bus in Nigeria – L’ultima strage attribuita a Boko Haram in Nigeria risale invece a pochi giorni fa, quando verosimilmente una bomba è esplosa in una stazione di pullman nei pressi di un mercato nella città di Yola, nel nord-est del Paese. Decine, anche in questo caso, le vittime. “La zona vicino al mio negozio era coperta di cadaveri. Ho aiutato a caricare 32 corpi in cinque veicoli”, ha raccontato un testimone.

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