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Atene rifiuta i soldi di Gucci: “Nessuna sfilata all’Acropoli”

Secondo la stampa greca, la casa di moda aveva offerto 2 milioni in lavori di restauro per 15 minuti di sfilata ma la Commissione archeologica ha rigettato ogni richiesta.
A cura di A. P.
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Neanche una sostanziosa offerta milionaria ha potuto convincere Atene a lasciare spazio per un sfilata di moda nell'area dell’Acropoli. Il Consiglio archeologico centrale della Grecia, all'unanimità e con un secco rifiuto, infatti ha respinto senza mezzi termini la richiesta della casa di moda Gucci per lo svolgimento di una sfilata sulla spianata della famosa zona archeologica greca che si sarebbe dovuta svolgere la prossima estate. A rivelarlo è stata la stampa  ellenica parlando di una offerta allettante da oltre due milioni di euro in lavori di restauro in cambio di appena 900 secondi di sfilata.

Non stante la crisi economica che da tempo attanaglia il Paese, la Commissione archeologica avrebe rigettato ogni tipo di richiesta da parte della casa fiorentina perché "il valore e il carattere dell'Acropoli è incompatibile con un evento di questo tipo". Anche se la società di moda smentisce di aver parlato di soldi in questa fase preliminare, in realtà  i media greci rivelano addirittura che i responsabili della società oltre alla cifra per i quindici minuti di passerella, avrebbero messo sul piatto della trattativa altri milioni per i diritti a girare e promuovere in giro per il mondo il filmato della passerella.

"Non abbiamo alcun bisogno di pubblicità" ha tagliato corto il direttore dello splendido Museo, Dimitris Pantermalis, aggiungendo: "Non ci sarebbe alcun beneficio da un tale evento. Il simbolismo del monumento sarebbe svilito usandolo solo come sfondo per una sfilata di moda". A nulla sarebbero valse anche il ricordo di un precedente fatto presente da  Gucci: nel 1951 quando il Partenone ha fatto da palcoscenico a una sfilata di Christian Dior erano altri tempi.

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