Atene, occupata ambasciata italiana contro arresti di anarchici greci per corteo No Expo
Un gruppo di anarchici ha occupato ieri pomeriggio l'ambasciata italiana ad Atene. Il blitz è stato fatto per protesta contro l'arresto e possibile estradizione verso l'Italia di cinque persone accusate di aver preso parte agli scontri del corteo No Expo dello scorso primo maggio a Milano.
In tutto i manifestanti individuati dagli inquirenti e colpiti dall'ordine di custodia cautelare in carcere sono stati dieci, cinque italiani e cinque greci. Gli arresti sono stati emessi dopo la visione di oltre 600 gb di materiale fotografico e filmato dei momenti degli incidenti. Gli ellenici sono tutti di Atene e di età compresa tra i 18 e i 24 anni: Alexandros Kouros, Odysseas Chatzineofyton, Konstantinos Gkoumas e Nikolas Ktenas. Gli anarchici, secondo l'indagine, avrebbero fatto base all'hotel occupato di piazza Piemonte, per poi infiltrarsi dentro il corteo No Expo. In particolare, per il pm Maurizio Romanelli, titolare dell'inchiesta, i ragazzi greci sarebbero "venuti in Italia proprio per questo", organizzati strategicamente. Secondo i magistrati milanesi i cinque avrebbero fatto parte del "blocco nero" e sono accusati di devastazione, saccheggio, resistenza a pubblico ufficiale aggravata e travisamento. Gli arrestati avrebbero agito come un commando in concorso "con almeno 300 soggetti". Stando agli atti, Alexandros Kouros sarebbe stato il più attivo del gruppo negli incendi e nelle devastazioni; mentre Odysseas Chatzineofyton, di 23 anni, è stato fotografato mentre "fa un segnale" a un gruppo che rovescia una Mercedes classe B durante il corteo dell'uno maggio.
Il 13 novembre tribunale di Atene ha scarcerato gli anarchici greci arrestati dietro pagamento di cauzione. Il giudice ha disposto l'obbligo di firma, in attesa che si concluda la procedura per l'estradizione verso l'Italia in base al mandato d'arresto europeo.