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Asti, tabaccaia uccisa: trovata impronta di scarpa. Procura: omicidio volontario

L’assassino di Maria Luisa Fassi avrebbe lasciato una traccia. A rilevarla i Ris sul gradino dell’ingresso del negozio. Gli investigatori sembrano comunque aver definitivamente abbandonato la pista della rapina finita male.
A cura di Biagio Chiariello
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La procura di Asti ha aperto un fascicolo contro ignoti per la morte di Maria Luisa Fassi, la tabaccaia trovata cadavere sabato 4 luglio nel suo negozio di Corso Volta, dopo essere stata colpita da una quindicina di coltellate inferte al torace e all'addome. Il reato ipotizzato è omicidio volontario. Agli occhi di chi indaga, la strada della rapina finita male appare sempre meno praticabile e la dinamica troppo inusuale. Basti pensare che sul retro del negozio sarebbero state lasciate alcune migliaia di euro dai giorni precedenti, ma il killer non li avrebbe neanche toccati. Eppure l’assassino ha portato via i soldi della cassa: pochissimi visto che al momento dell’aggressione, tra le 7.35 e le 7.40, il negozio aveva appena aperto. Gli investigatori starebbero pensando quindi che la decisione del killer di prendere quella manciata di denaro, sarebbe un tentativo di depistaggio.  “Stiamo lavorando a 360 gradi, non tralasciando alcun particolare”, ha sottolineato il colonnello Fabio Federici, comandante provinciale dei carabinieri.

Tabaccaia uccisa, trovata impronta di scarpa

Peraltro l’arma del delitto non è ancora stata trovata e le telecamere di sorveglianza di una pizzeria vicina non hanno restituito dettagli determinati ai fini delle indagini. “Sono ancora emotivamente sotto choc – racconta a Repubblica il sindaco Fabrizio Brignolo – sia perché conosco bene la famiglia Fassi, sia perché tre omicidi in pochi mesi sono sconvolgenti per una città come Asti. Ci siamo fatti sentire a più riprese, anche al ministero dell’Interno, perché venisse nominato un prefetto, che ora non c’è, e rafforzati gli organici delle forse dell’ordine. Non sarei onesto però se dicessi che Asti è la capitale dell’insicurezza, nonostante la tragedia di ieri”. Nel frattempo gli accertamenti del Ris, si starebbero concentrando su una impronta parziale di scarpa lasciata sul gradino all'ingresso della tabaccheria. Potrebbe essere stata lasciata dal killer dopo aver calpestato il sangue della vittima.

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