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Asti, intossicati al pranzo nuziale: tra i campioni sequestrati anche salmone scaduto

Continuano le indagini delle forze dell’ordine sul caso di intossicazione alimentare verificatosi al pranzo nuziale di Valentina Fina e Fabrizio Magnelli, che ha portato alla morte dello zio dello sposo. Sequestrati dai Nas di Alessandria scatole di salmone spagnolo scaduto. Indagato il gestore del ristorante per omicidio colposo.
A cura di Ida Artiaco
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Valentina Fina e Fabrizio Magnelli.
Valentina Fina e Fabrizio Magnelli.

Continuano senza sosta le indagini sul caso di intossicazione alimentare verificatosi lo scorso 10 settembre ad Asti al pranzo nuziale di Valentina Fina e Fabrizio Magnelli, che ha portato alla morte di una persona, lo zio dello sposo Pierino Magnelli, 77 anni, e a centinaia di intossicati tra gli invitati. Insomma, un giorno che sarebbe dovuto essere il più bello della loro vita si è trasformato in un incubo. I Nas di Alessandria sono al lavoro per cercare di scoprire cosa ci sia alla base di questa vera e propria tragedia. Durante l'ispezione nelle cucine della Locanda delle Antiche Sere di Maretto, è stato trovato anche del salmone affumicato, proveniente dalla Spagna, scaduto l'8 settembre 2017, cioè due giorni prima della festa dei due innamorati di Alpignano.

Non è ancora certo, sottolinea il quotidiano La Stampa, che questo prodotto sia stato tra le cause del malessere della maggior parte dei commensali, ma di certo sarà analizzato con altri 23 campioni, tra alimenti e tamponi, consegnati allo Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. "Speriamo di riuscire a fare luce grazie ai test – è stato il commento della dottoressa Maria Caramelli, direttore generale dell'istituto -: in questi casi il fattore-tempo, con riferimento all'avvio delle analisi è essenziale; più tempo passa e meno si trova". Dai sintomi riportati dai commensali, e cioè vomito, dissenteria, crampi, potrebbe trattarsi di tossine di stafilococco, ma viene presa in considerazione anche la possibilità che a far star male così tanti invitati sia stato il cosiddetto "virus delle crociere", in grado di colpire in breve tempo moltissime persone.

Intanto, il gestore del locale risulta indagato per omicidio colposo, mentre i soci del ristorante lo difendono, sostenendo che lo stesso giorno alla Locanda avrebbero cenato altre 30 persone. Anche loro avrebbero mangiato la maggior parte dei piatti proposti durante la festa di matrimonio, ma nessuno avrebbe accusato malori. In attesa che vengano resi noti i risultati dell'autopsia sul corpo dello zio dello sposo, che potrebbero fare luce su cosa sia realmente successo lo scorso 10 settembre, gli avvocati di Valentina e Fabrizio continuano a sentire le testimonianze degli altri invitati al banchetto nuziale. "Non abbiamo ancora trovato riscontro della presenza di altri clienti al ristorante di Maretto lo stesso giorno del pranzo di matrimonio – ha sottolineato Francesco Paulicelli -. Falsa anche la notizia che gli ospiti della coppia si sarebbero incontrati per un aperitivo prima di raggiungere il locale. La prima festa di matrimonio si è volta la settimana prima e con altri invitati".

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