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Assunzioni e prof valutati da membro esterno, le novità della riforma della scuola

Slitta la chiamata diretta dei prof. Il maxi-emendamento alla riforma della scuola da mercoledì in Aula. Giovedì il governo chiederà la fiducia.
A cura di Antonio Palma
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Assunzioni per 100mila docenti già da settembre, ma con le vecchie regole, e professori valutati anche da un componente esterno. Sono solo alcune delle novità della riforma della scuola introdotte con il maxiemendamento al ddl "La buona scuola" presentato oggi in commissione Istruzione del Senato. Il governo punta ad una approvazione rapida del provvedimento e vista la contrarietà dell'opposizione il testo approderà nell’Aula del Senato già domani e giovedì sarà chiesto il voto di fiducia. Dopo giorni di discussioni e trattative, l'emendamento in pratica divide l'entrata in vigore della riforma in due. Ad esempio le centomila assunzioni avverano già a partire dal prossimo anno scolastico a settembre, mentre altre novità della riforma come la chiamata diretta dei prof da parte dei preside slitteranno al 2016/2017. Per quanto riguarda le assunzioni, il testo precisa che sono riservate all'immissione in ruolo sia degli idonei dell'ultimo concorso a posti, quello del 2012, sia dei precari inclusi nelle graduatorie ad esaurimento. Soltanto una parte di questi però potrà rimanere nella stessa provincia della graduatorie in cui si trova inserita mentre gli altri dovranno scegliere un'altra provincia o un'altra regione italiana.

Per tutti gli altri sarà bandito un nuovo concorso entro il primo dicembre di quest'anno. Il maxiemendamento infatti prevede che il ministero dell’istruzione dovrà bandire, entro il "primo dicembre 2015, un concorso per titoli ed esami per l’assunzione a tempo indeterminato di personale docente per le istituzioni scolastiche ed educative statali, per la copertura, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, di tutti i posti vacanti e disponibili nell’organico dell’autonomia, nonché per i posti che si rendano tali nel triennio". Slittano all'anno successivo anche L'organico dell'autonomia e la creazione degli albi territoriali dunque anche la chiamata diretta dei prof da parte dei presidi. I professori potranno inserire la loro candidatura tra 5 o più province a livello nazionale e i presidi proporranno gli incarichi ai docenti di ruolo assegnati nell’ambito territoriale a cui appartiene la scuola.

Tra le novità più rilevanti la presenza di un membro esterno per valutare gli insegnanti. Il maxiemendamento alla riforma della scuola infatti stabilisce che nel Comitato per la valutazione dei docenti ci sarà anche un "componente esterno individuato dall’Ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici". Il Comitato quindi sarà presieduto dal dirigente scolastico e composto da tre docenti, due genitori, uno studente e un genitore alle superiori,  e un rappresentante esterno, nominato dell'Ufficio scolastico regionale.

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