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Assume un esperto delle forze speciali per salvare la figlia rapita dalla ex moglie

Craig Michael, londinese ma residente a Cipro, ha raccontato delle peripezie che ha passato per poter riabbracciare la figlia di 5 anni. La sua ex moglie l’aveva portata con lei in Polonia, nonostante due ordini del tribunale che le intimavano di far ritorno a casa.
A cura di B. C.
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Un padre disperato ha raccontato di come è stato costretto ad assumere un soldato delle forze speciali per farsi aiutare a recuperare la figlia, dopo che la bimba è stata presa dalla sua ex-moglie e portata in Polonia. Craig Michael, 35 anni, ha detto che ha trascorso mesi a pianificare l'operazione, dopo essere stato costretto a prendere provvedimenti drastici visto che le sue richieste di aiuto da parte delle autorità sono cadute nel vuoto. La sua ex coniuge, Marta Swinarska, aveva deciso di portare via la loro figlia, Crystal, 5 anni, dalla loro casa a Cipro e fuggire nella sua nativa Polonia. Secondo il Daily Mirror, il signor Michael ha trascorso due anni e mezzo e speso 35.000 £ (quasi 50mila euro) per cercare sua figlia, ma senza alcun risultato. Alla fine si è rivolto ad un esperto di recupero di minori, grazie al quale è riuscito a trovarla. La piccola era con il nonno, quando ha potuto riabbracciare il padre. L’uomo, il soldato e la bambina hanno guidato sono così tornati a casa. Anche se il drammatica salvataggio può avere l'aspetto di un rapimento, Craig ha insistito sul fatto che tutte le sue azioni sono state legali perché aveva un ordine del tribunale. “Non avrei voluto arrivare a questo, ma la corte e la Convenzione dell'Aja mi avevano deluso” ha detto il 35enne, originario di Londra, ma emigrato a Cipro nel 2005.

Il calvario di Craig Michael è iniziato nel mese di ottobre 2011, quando la moglie gli disse che doveva tornare in Polonia, perché era morto suo nonno. Avrebbe voluto portare con sé le sue due figlie, Crystal e Castalia, ma l’uomo ha preferito che le bambine rimanessero con loro. Non molto tempo, la donna è sparito con la più piccola. Si è quindi rivolto alla Convenzione dell'Aia, nel tentativo di garantire il ritorno della bimba e il caso è finito in tribunale nel gennaio 2012. Marta sosteneva di aver preso la figlia, perché il suo partner abusava di droghe e alcol e violentava “sia fisicamente che mentalmente” lei e le bambine. Accuse che l’uomo ha sempre negato con veemenza. “Ha cercato di fare ogni cosa per mettevi in cattiva luce agli occhi del giudice” ha spiegato Craig. Il tribunale però non ha trovato prove che confermassero le accuse. Quando la Swinarska si è rifiutata di rispettare la sentenza di un secondo ordine del tribunale che le intimava di tornare a casa, il caso è passato alle autorità polacche. E’ stato allora che il signor Michael si è rivolto ad Adam Whittington, il fondatore e amministratore delegato di Child Abduction Recovery International. Lo scorso gennaio il padre di Crystal e l’esperto sono riusciti a localizzare la bambina a casa dei suoi nonni a Opole, Polonia meridionale. Hanno trascorso 12 giorni nell’attesa dell'occasione perfetta per mettere il loro piano in azione fino a quando finalmente quel momento è arrivato. Saltando da dietro alcuni cespugli, il signor Michael ha afferrato la figlia ed è fuggito con la piccola. Nel maggio di quest'anno la signora Swinarska si è dichiarata colpevole di sottrazione di minori ed è stato condannata a 18 mesi, pena sospesa.

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