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Assessore beccato ad abbandonare cuccioli di cane: “Non erano miei. Li ho salvati”

L’assessore del Comune di Caltagirone si dimette ma denuncia un attacco mediatico e ribadisce: “Nessun abbandono, non erano miei, li ho trovati e li ho lasciati davanti casa di un’animalista”
A cura di Antonio Palma
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Si è dimesso dall'incarico Vito Dicara, l'assessore alla Cultura del Comune di Caltagirone, in provincia di Catania, sorpreso nei giorni scorsi mentre abbandonava un cartone con all'interno quattro cuccioli di cane davanti alla casa di un’animalista. A pesare sulla sua decisione non solo la denuncia dei carabinieri alla Procura della Repubblica per abbandono e maltrattamenti di animali dopo essere stato immortalato da alcune telecamere di sorveglianza, ma anche e soprattutto le successive polemiche politiche sul caso.

Pur scusandosi per quanto fatto, Dicara infatti ha sottolineato l'attacco mediatico e politico nei suoi confronti per un gesto istintivo che a suo dire aveva solo l'intenzione di salvare quei cuccioli. "Ho agito con poca avvedutezza dal punto di vista politico ma umanamente quei cuccioli li ho salvati", ha spiegato infatti l'ormai ex assessore ai microfoni di Fanpage.it, aggiungendo: "Non li ho né maltrattati né abbandonati".

"Non erano miei, non ho mia avuto cani o altri animali perché in casa mia non è possibile ospitarli. Li ho ritrovati davanti all'abitazione, non sapevo a chi rivolgermi a quell'ora visto che i vigili urbani erano chiusi.  Tra l'altro, dove li ho lasciati, sapevo che c'era gente che aveva a cuore gli animali" ha ricostruito Dicara. È stata proprio l'animalista però a denunciare il ritrovamento ai militari dell'Arma consegnando loro anche i video delle telecamere della sua casa, grazie ai quali gli investigatori sono risaliti al proprietario dell'auto che aveva lasciato i cagnolini

"Sono convinto che, nel volgere di poco tempo, le reali dimensioni del mio operato saranno riconsiderate e anche le indagini in corso non potranno che confermare la mancanza di dolo e di malafede nel mio operato. Tuttavia il clamore suscitato dalla vicenda mi induce, nel rispetto del sindaco e della comunità tutta, a dimettermi" ha spiegato infine l'assessore, concludendo: "Se la politica e il giornalismo mettono alla gogna un galantuomo quale io sono, non c'è futuro per l'Italia".

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