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Assemblea Nazionale Pd: oggi si decidono le regole delle primarie

Occhi puntati sull’assemblea nazionale del Partito Democratico che oggi stabilirà le regole per le prossime primarie del centrosinistra. Tra doppio turno, numero di firme e albo degli elettori, sono molti i temi che nei giorni scorsi hanno scatenato il dibattito all’interno del partito.
A cura di Antonio Palma
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Assemblea Nazionale Pd: oggi si decidono le regole delle primarie

Giornata decisiva oggi per il futuro del centrosinistra, con il Pd impegnato a stabilire le regole per le primarie che decideranno il futuro candidato premier della coalizione alle prossime elezioni politiche. Occhi puntati su Roma dunque dove all’Hotel Ergife sono riuniti i rappresentanti del Partito Democratico per l’Assemblea nazionale. I lavori si prevedono molto impegnativi e c’è attesa soprattutto per capire se il lavoro fatto ieri dalla commissione statuto possa alleggerire il clima pesante che si è respirato nei giorni scorsi soprattutto dopo le indiscrezioni sulle nuove regole per il voto delle Primarie. L’obiettivo in effetti è quello di evitare una conclusione dei lavori come quella dello scorso luglio quando ci furono veementi contestazioni contro la decisione di non mettere ai  voti alcuni documenti sul via libera alle unioni civili. Un risultato non di poco conto su un argomento tanto delicato come le regole della competizione, che possono  decidere effettivamente chi potrà partecipare e chi no. Molti i temi al centro della discussione, in primis il numero di firme necessario per potersi candidare e le modalità di svolgimento della consultazione. Le votazioni finali inizieranno nel pomeriggio, ma tutti i lavori potranno essere seguiti anche in diretta su youdem, la tv del partito. E' stata questa la via di uscita trovata dai Democratici dopo le numerose proteste di chi si lamentava di una circolare interna in cui veniva stabilito che all’Assemblea potevano prendere parte solo coloro che hanno “ruoli istituzionali e di partito", praticamente solo parlamentari, componenti degli organismi nazionali e segretari provinciali.

Le indiscrezioni della vigilia – La commissione Statuto del Pd intanto ieri ha approvato la deroga transitoria allo statuto del partito per permettere a più iscritti al partito democratico di potersi candidare alle primarie. Durante la riunione si è cercato anche di elaborare una linea da presentare oggi che preveda regole meno restrittive di quelle annunciate qualche giorno fa e che hanno fatto infuriare il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. La proposta che sarà presentata, secondo indiscrezioni, dovrebbe prevedere la possibilità di permettere la registrazione degli elettori direttamente al momento del voto, come chiedevano in tanti, e di poter votare anche ad uno solo dei turni previsti, dato che è ormai assodato che se nessuno raggiungerà il 50% si andrà al ballottaggio. Su un altro tema spinoso come l'elenco dei votanti sembra che l'intenzione sia quella di rendere consultabile la lista su richiesta senza renderla completamente pubblica. Infine un compromesso sarebbe stato raggiunto anche sul numero di firme necessarie alla convalida di una candidatura. Per quanto riguarda direttamente i candidati alle primarie sembra che per loro ci dovrà essere in anticipo l'accettazione del programma del Pd e delle alleanze. Per essere approvate le proposte dovranno ottenere la maggioranza dei componenti dell'assemblea che dovranno esprimersi su tutti i punti che saranno messi ai voti.

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