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Aspirina e tachipirina? Ora vi arrivano a casa. La rivoluzione dei farmaci online

Anche in Italia, grazie ad una direttiva europea, sarà possibile acquistare medicina da banco, su siti web specializzati (a certificarli, sarà un bollino di qualità). In molti però già dubitano del successo di tale iniziativa.
A cura di Biagio Chiariello
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Anche in Italia, come accade nel resto d’Europa, ora sarà possibile  comprare online i medicinali per farseli arrivare direttamente a casa. La vendita è però limitata ai farmaci per cui non serve la ricetta (quindi ad esempio tachipirina, aspirina, buscopan). Lo prevede la direttiva europea 2011/62/UE sui medicinali ad uso umano. La notizia è stata diffusa dall’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco. Per dimostrare di essere autorizzate alla vendita di medicinali online senza prescrizione, le farmacie ‘in Rete’ dovranno inserire sul proprio sito web un bollino di qualità, costituito dal logo del Ministero della Salute (una croce bianca su sfondo a righe verdi).

Gli obiettivi dell'iniziativa

L’obiettivo è portare a maggiori controlli e soprattutto eliminare i pericolosi siti illegali che vendono farmaci contraffatti. Secondo l’OMS, almeno il 70% dei prodotti venduti risulterebbero essere fasulli e dunque potenzialmente pericolosi. "Il commercio di farmaci falsificati potenzialmente tossici o anche solo inefficaci è una delle minacce più rilevanti per la sicurezza sanitaria globale – spiega Domenico Di Giorgio, responsabile dell'Ufficio qualità dei prodotti e contraffazione dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) – E i numeri ci dicono che solo lo 0,6% delle farmacie online è legale". Si punta anche ad un abbassamento dei prezzi dei farmaci. Al momento il sì alle vendita online riguarda circa 1.700 prodotti (dagli antinfiammatori basati sul principio attivo diclofenac a quelli relativi all’ibuprofene e al paracetamolo), che valgono oltre 2 miliardi di euro, poco meno di un terzo di tutta la spesa farmaceutica a carico delle famiglie italiane.

Gli italiani si fideranno delle farmacie online?

Tuttavia la stessa Aifa, così come Farmindustria e Federfarma, prevedono un clamoroso flop di questa iniziativa, destinata a restare di nicchia, visto che le farmacie sono diffuse capillarmente su tutto il territorio nazionale e che, comunque, il consiglio diretto del farmacista è preferito quasi sempre. Giuseppe Castello, presidente dell’Ordine dei farmacisti della Liguria, ha a affermato: “Credo che l’e-commerce verrà utilizzato poco in Italia, dove le farmacie sono presenti sul territorio in modo capillare. Quasi sempre chi acquista uno sciroppo per la tosse, un’aspirina per l’influenza o un antidolorifico, ne ha bisogno subito e non può aspettare che un corriere gli consegni un farmaco dopo uno o due giorni. Secondo me, ci saranno ben poche adesioni”.

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