13 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Asili nido troppo cari e con pochi posti: non c’è spazio per un bimbo su 4

La fotografia scattata da Cittadinanzattiva mostra la situazione degli asili nido comunali in Italia: ogni famiglia in media spende 3000 euro annui per la retta dell’asilo ma in tanti non vengono ammessi per mancanza di posti. Grandi disparità di tariffe tra le zone del Paese.
A cura di Susanna Picone
13 CONDIVISIONI
La fotografia scattata da Cittadinanzattiva mostra la situazione degli asili nido comunali in Italia: ogni famiglia in media spende 3000 euro annui per la retta dell’asilo ma in tanti non vengono ammessi per mancanza di posti. Grandi disparità di tariffe tra le zone del Paese.

La retta media che una famiglia spende per mandare il proprio bambino all’asilo nido comunale è di 302 euro al mese, circa 3000 euro annui. E non tutti possono godere del servizio di un asilo comunale, nemmeno a questi prezzi, dato che c’è carenza di posti. Da un’indagine dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva emerge quella che è la situazione degli asili nido comunali nel nostro Paese: tariffe care, grandi disparità tra aree territoriali (non giustificate) e, appunto, pochi posti. L’analisi ha considerato una famiglia tipo di tre persone con reddito lordo annuo di 44200 euro e Isee di 19900 euro. Oggetto della ricerca di Cittadinanzattiva sono state le rette applicate al servizio di asilo nido comunale per la frequenza a tempo pieno e a tempo ridotto, dove presente.

Al Nord le città più care – Per quanto riguarda i prezzi va sottolineato che se in media le tariffe sono care c’è anche una grande disparità tra aree territoriali: in una provincia la spesa media mensile per il tempo pieno può avere costi anche tre volte superiori rispetto a un’altra. Grandi le differenze anche all’interno delle stesse regioni: in Veneto, per esempio, le famiglie di Belluno pagano 525 euro al mese per il tempo pieno, 316 euro in più rispetto a quelle di Venezia. Le città più care le troviamo nel Nord Italia: Lombardia e Valle d’Aosta sono le due regioni più costose di tutte con una spesa media di oltre 400 euro mensili. Meno cari, invece, gli asili nido della Calabria (la regione più economica con 114 euro) con Catanzaro che è la città meno costosa in assoluto. Tra Nord e Sud c’è differenza non solo di prezzi ma anche di presenza di asili nido comunali sul territorio: secondo i dati aggiornati al 2010 del Ministero dell’Interno, la regione con più asili è la Lombardia che ne ha 794 (circa 28500 posi disponibili), al Sud la regione che ne ha di meno. Si tratta del Molise che dispone di soli sei asili per 300 bambini.

In media il 23.5% dei bambini non riesce ad accedere all’asilo nido – E se il servizio di asilo nido pubblico è presente solo nel 18% dei comuni italiani viene sottolineato che il 60% di questi è concentrato al Nord, il 27% al Centro-Italia e il 13% restante al Sud. Infine c’è il problema delle liste d’attesa: in media il 23.5% dei bimbi non riesce ad accedere. Il record negativo va alla Calabria con il 39% dei bambini che devono aspettare un posto, seguita dalla Campania (37%) e dalla Sicilia (36%). Il commento a questa fotografia di Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva: “Dall’indagine emerge che manca nel nostro Paese un sistema di servizi per l’infanzia equamente diffuso e accessibile su tutto il territorio e adeguate agevolazioni fiscali a sostegno dei nuclei familiari con bambini piccoli”. Di questo passo, spiegano da Cittadinanzattiva, difficilmente l’Italia riuscirà a colmare il gap nei confronti dell’Europa e centrare la copertura del servizio prevista già per il 2010 del 33% (attualmente la copertura è in media del 6.5%).

13 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views