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Asher, bimbo down, rifiutato per una pubblicità. La battaglia della sua mamma è virale

Dopo il rifiuto di una agenzia pubblicitaria Meagan Nash, una donna americana mamma del piccolo Asher, ha postato su Facebook una foto del bambino chiedendo che anche a loro sia aperto il mondo della pubblicità. E ha ottenuto un enorme successo.
A cura di S. P.
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Meagan Nash è una donna americana mamma del piccolo Asher, un bambino di quindici mesi affetto dalla sindrome di Down. Un bambino che la sua mamma aveva proposto lo scorso luglio per una pubblicità per una azienda di moda in Georgia e che era stato scartato proprio per la disabilità. Non avevano bisogno di “bambini con esigenze particolari”, avevano fatto sapere dall’agenzia. Ma la donna dopo quel rifiuto non si è arresa e, anzi, ha dato vita a una battaglia che in poco tempo è diventata virale. Ha pubblicato una foto del figlio Asher su Facebook chiedendo di fatto che anche a bambini come il suo sia aperto il mondo della pubblicità. Perché escludere le persone con disabilità dal mondo della pubblicità?, è la domanda che si è posta Meagan ottenendo un successo clamoroso.

Le foto del bambino sono state condivise migliaia di volte e in tantissimi hanno dato ragione alla donna sostenendo che anche i bambini con disabilità meritano di partecipare tanto quanto gli altri alle campagne pubblicitarie. Alla fine l’azienda di prodotti per l’infanzia OshKosh B’Gosh ha detto alla mamma di Asher di volere un incontro. “Ovviamente speriamo che vogliano usarlo per i loro spot non solo perché ha la sindrome di Down – ha commentato la donna -. Vogliamo che lo selezionino per il suo valore e perché si rendono conto di quanto potrebbe contribuire alla loro pubblicità”.

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