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Ascoltare musica allegra stimola la creatività, un esperimento lo conferma

Le Quattro Stagioni di Vivaldi sono più efficaci del Requiem di Mozart: un nuovo studio ha confermato che ascoltare musica “allegra” accresce notevolmente la nostra creatività.
A cura di Federica D'Alfonso
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Musica e creatività
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Ascoltare musica rende più creativi. Una recente ricerca congiunta della Radboud University, in Olanda, e dalla University of Technology di Sydney pubblicata sulla rivista Plos One ha testato un campione di persone sottoponendo loro dei test cognitivi durante l’ascolto di differenti tipi di musica: ascoltare musica allegra, spensierata e vivace è un ottimo modo per stimolare la creatività.

La creatività, a differenza di quanto si pensa, non è un talento innato o a disposizione solo delle menti geniali: è una caratteristica della nostra mente, che può essere potenziata e agevolata. L’esperimento ha tentato una strada fino ad ora sottovalutata dalla scienza: l’utilizzo della musica nei processi creativi.

L’esperimento

I ricercatori hanno diviso 155 persone in cinque diversi “gruppi di ascolto”: i primi quattro hanno lavorato ad alcuni test cognitivi con il sottofondo di diversi generi musicali, il quinto invece ha operato in silenzio. L’esperimento è proseguito valutando l’impatto della musica su due tipologie diverse di pensiero: quello convergente, utile a raggiungere la soluzione di un determinato problema, e quello divergente, corrispondente alla nostra capacità di produrre idee innovative e creative.

Il campione di risultati ottenuto ha confermato l’ipotesi che la musica, in particolare quella che il nostro cervello percepisce come “allegra” e “spensierata”, potenzia notevolmente le nostre attitudini creative. Mentre sul pensiero convergente la musica sembra non avere effetti, quando gli scienziati hanno paragonato i risultati del gruppo che ha lavorato in silenzio con quelli che invece hanno ascoltato musica allegra, il risultato è stato notevole: la media dei risultati è risultata più alta di circa 20 punti.

L’esperimento ha inoltre sottolineato che i risultati più rilevanti si ottengono con musica “felice”: dunque meglio le Quattro Stagioni di Vivaldi che la Messa di Requiem di Mozart.

La creatività, un elemento fondamentale

I ricercatori hanno inoltre chiarito come l’ascolto di musica possa essere facilmente integrato nella vita quotidiana, e che potenziare la creatività è un’importante risorsa non solo nell’ambito artistico, ma anche in quello scientifico, educativo e organizzativo. Come si legge a margine della pubblicazione:

La creatività può essere considerata una delle competenze chiave del ventunesimo secolo. Ci offre la capacità di affrontare le opportunità e le sfide che fanno parte del nostro complesso mondo in rapida evoluzione.

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