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Ascoli, 40enne sgozza la zia: “Mi ha detto di farlo Santa Rita”

La vittima, Irma Giorgi, è stata trovata senza vita con la gola squarciata. In manette un 40enne con problemi psichici che viveva con i genitori assieme a lei. Ignoti i motivi del gesto.
A cura di Giorgio Scura
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Durante la notte i carabinieri hanno arrestato il nipote di Irma Giorgi, la settantenne trovata morta ieri con una ferita di arma da taglio alla gola a Vallefiorana di Ascoli Piceno. L'uomo, un quarantenne con problemi psichici, ha confessato l'omicidio, dopo un momento di smarrimento: l'avrebbe uccisa in un momento di scarsa lucidità con un coltello da cucina. Ora si trova nel carcere di Marino del Tronto.

La donna era stata trovata morta nella propria abitazione, con un taglio alla gola. Sul posto si sono subito recati il magistrato di turno, il medico legale e i Carabinieri del Comando provinciale di Ascoli.

A quanto si è appreso, la vittima era la zia del ragazzo. Le attenzioni degli investigatori si sono concentrate proprio sul giovane, affetto da problemi psichici e a quanto risulta in cura psichiatrica.

La confessione nella notte

Si chiama Virgilio Cataldi, il 40enne di Ascoli Piceno arrestato la notte scorsa dopo aver confessato l'omicidio della zia, Irma Giorgi, con la quale viveva in un casa di campagna in località Fonte di Campo, alla periferia della città. Secondo la ricostruzione dei carabinieri del comando provinciale in base a quanto riferito dall'uomo, dai suoi genitori e confermato dai rilievi tecnico-scientifici già svolti sulla scena del crimine, il delitto è stato compiuto ieri prima delle 16 quando il padre e la madre di Cataldi sono tornati a casa e lui ha detto: "è morta zia". La coppia è entrata in casa e ha trovato la donna, sorella della madre del 40enne, a terra bocconi sotto il tavolo, in un lago di sangue. Poco distante un coltello da cucina con una lama di circa 25 cm insanguinato. I genitori hanno chiamato il 112. Virgilio, che ha seri problemi psichici, si è inizialmente chiuso in un mutismo assoluto, in stato di choc. Aveva tracce di sangue sugli abiti. Nella notte la confessione.

"Santa Rita mi ha detto di ucciderla"

"Santa Rita mi ha detto di ucciderla". Così Virgilio Cataldi, di 40 anni, ha spiegato ai carabinieri perché ieri pomeriggio ha ucciso sua zia Irma Giorgi, 70, nella casa dove abitavano con i genitori di lui sulle colline nei pressi di Ascoli Piceno. L'uomo è stato per molte ore in silenzio davanti ai militari dell'Arma e allo psicologo che è stato convocato. Durante la notte alla fine si è sbloccato ed ha confessato di aver ucciso la zia con una coltellata alla gola.

Quella alla gola è l'unica ferita emersa anche dalla ricognizione cadaverica effettuata durante i primi accertamenti dal medico legale Pietro Alessandrini su incarico del sostituto procuratore Mara Flaiani. Un unico fendente inferto con un grosso coltello da cucina, rinvenuto vicino al cadavere dell'anziana che sarebbe morta nel giro di pochi istanti per dissanguamento. Gli stessi genitori hanno rivelato agli investigatori i gravi problemi di natura psichica di cui il 40enne è afflitto e per i quali è da molto tempo in cura presso il Centro di igiene mentale dell'Asur e assume dosi importanti di farmaci. Virgilio Cataldi non lavora. Dava una mano al padre, alla madre e alla zia nelle faccende della casa di campagna a Fonte di Campo, dove abitavano tutti insieme. Ha un fratello e una sorella che non vivono però nella casa di famiglia dove è avvenuto l'omicidio. L'omicida era molto religioso e trascorreva molto tempo ascoltando le trasmissioni di Radio Maria e frequentando chiese della città.

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