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Articolo 18, si muove la minoranza Pd: pronti 7 emendamenti, ma no a scontro con Governo

La minoranza del Partito Democratico presenta 7 emendamenti alla legge delega ma minimizza il rischio scontro. Poletti: “Pronti a discutere”.
A cura di Redazione
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Mentre era in corso l'assemblea dei parlamentari del Partito Democratico al Senato (cui ha partecipato anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti), vi abbiamo segnalato le tante incertezze sul dibattito in corso per quel che concerne la revisione / cancellazione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. E, proprio al termine della riunione sono infatti emersi nuovi elementi, che in parte contribuiscono a fare maggiore chiarezza su una questione che si annuncia ancora particolarmente complessa. Circa trenta esponenti del Partito Democratico hanno infatti firmato un complesso di sette emendamenti al disegno di legge delega del Governo, proponendo alcune modifiche sostanziali al provvedimento.

Il Corsera riporta però le parole "concilianti" di una delle proponenti, la senatrice Guerra: "Non è in discussione l’impianto della delega, gli emendamenti sono contributi costruttivi nel merito per migliorare il provvedimento, non sono emendamenti ideologici. Gli aut aut non sono nel nostro spirito". Insomma, una apertura al dialogo, ma anche la constatazione della necessità di modifiche alla legge. Del resto, lo stesso Poletti aveva manifestato grande disponibilità, parlando di "delega aperta" e rinviando a quando avremo "un senso organico e di completezza".

Insomma, come ribadiscono anche gli economisti Boeri e Garibaldi, la discussione è necessariamente solo agli inizi, poiché "trattandosi di una legge delega, il testo si limita a enunciare principi generali senza entrare nei dettagli della riforma. Sappiamo bene che nella legislazione del lavoro questi dettagli sono fondamentali"; dunque, "per parlare di vera e propria riforma dovremo perciò aspettare 1) l’approvazione del testo finale in aula al Senato e poi in commissione e aula alla Camera; 2) il successivo licenziamento dei decreti delegati da parte del ministro del Lavoro".

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