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Arriva la lettera Ue che bastona il Governo: serve manovra da 3,4 miliardi di euro

Dopo le anticipazioni dei giorni scorsi, è ufficiale il richiamo dell’Unione Europea al Governo: servono altri 3,4 miliardi di euro per mettere in sicurezza i conti pubblici. Replica Padoan: “Valutiamo se intervenire”.
A cura di Redazione
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Dopo le anticipazioni di ieri, è arrivata ufficialmente negli uffici del MEF la lettera della Ue con la quale si chiede al nostro Paese di correggere alcuni punti della legge di bilancio, o meglio, di rientrare di circa 3,4 miliardi di euro. In sostanza, la Commissione Europea chiede che il Governo tagli l’indebitamento di 0,2 punti del Pil, in modo da riportare il rapporto al 2,2%. La distanza con Bruxelles è nota da tempo e verte sulle previsioni per il prossimo anno messe nero su bianco dal Governo con la legge di bilancio approvata lo scorso dicembre, quando a Palazzo Chigi sedeva ancora Matteo Renzi.

La Commissione ovviamente non scende nel dettaglio e non indica al Governo la strada da seguire, ma è chiaro che non sarà semplice reperire in tempi brevi tali risorse, senza tagliare ulteriormente la spesa pubblica o aumentare il prelievo fiscale. Ieri sera Padoan era stato piuttosto evasivo, spiegando di non avere ancora deciso sul “prendere misure ulteriori per rispettare gli obiettivi”, ribadendo di considerare ancora centrale il problema crescita economica, “che è la priorità del governo”. Quanto alle richieste della Commissione aveva spiegato: “Bruxelles ci ricorda che abbiamo un debito troppo alto che avrebbe dovuto cominciare a scendere da quest'anno, ma non l'ha fatto perché siamo stati in deflazione nel 2016 e le condizioni di mercato non hanno consentito di completare il programma di privatizzazioni ma quest'anno prenderà di nuovo quota”.

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