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Arresti preventivi dopo i disordini di Roma, Maroni: si preannuncia un autunno caldo

Dopo gli incidenti di Roma, Maroni chiede arresto preventivo e maggiori tutele per la Polizia, che deve essere messa in grado di prevenire disordini e violenze durante le manifestazioni, arginando ciò che il Ministro dell’Interno definisce “terrorismo urbano”.
A cura di Daniela Caruso
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Arresti preventivi dopo i disordini di Roma, Maroni, si preannuncia un autunno caldo

In un’informativa al Senato, il Ministro degli Interni, Roberto Maroni esprime il suo disappunto sugli incidenti avvenuti a Roma il 15 ottobre, durante la manifestazione degli Indignados. Per il Ministro c’era la chiara volontà di provocare disagi e vittime: “La cieca violenza di tremila incappucciati ha oscurato la protesta pacifica di migliaia di persone. Volevano il morto, come a Genova”, dove, come ricorderete, perse la vita Carlo Giuliani. Per gli incidenti di sabato, secondo Maroni, è necessario prendere delle misure che prevengano le violenze durante le manifestazioni pubbliche. Le Forze dell’Ordine, dunque, dovrebbero essere capaci di arginare i disordini e sopprimerli sul nascere. La parola chiave per tutto questo è la prevenzione: “Servono nuove norme preventive. […]Le informazioni sul movimento dei violenti c'erano, ma ricordo che le norme di legge attuali non consentono di procedere al fermo o all'arresto di chi è solo sospettato di volere partecipare alle violenze”.

Se venissero fatte delle leggi pro arresto preventivo, si metterebbero sostanzialmente in pratica l’arresto in flagranza differita, per “per consentire alle forze dell'ordine di fare ciò che ora non possono fare, cioè intervenire con efficace azione di prevenzione per impedire che le violenze vengano effettivamente attuate reati associativi per chi si fa carico di atteggiamenti violenti aggravati durante le manifestazioni”, Daspo nei cortei e più tutele per la Polizia. Per fare tutto questo, c’è bisogno di molti soldi e la domanda sorge spontanea: da dove saranno attinte le risorse per gestire questo cambiamento? Maroni ha chiesto al Consiglio dei Ministri di azzerare i tagli effettuati al Ministero dell’Interno: per mantenere l’ordine pubblico ed evitare violenze, dunque, saranno stanziati 60 milioni di euro dal Ministero dell’Economia.

Riferendosi agli scontri di Roma, Maroni parla di “terrorismo urbano” messo in atto da “3000 incappucciati che ha oscurato la protesta di migliaia persone che volevano solo manifestare”. Messe in campo 3000 unità di Polizia, costate 5 milioni di euro. Per il Ministro, le sommosse avvenute nella Capitale, sono di stampo anarchico, alle quali hanno partecipato i centri sociali, gli Ultras romanisti e i disoccupati organizzati napoletani; fra di essi non ci sarebbero stranieri.

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