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Arrestati il presidente del Catanzaro Calcio e la figlia: l’accusa è riciclaggio di denaro

Per altri quattro indagati è stato disposto l’obbligo di dimora. Secondo lʼaccusa avrebbero trasferito in Svizzera ingenti somme di denaro. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato 4 milioni di euro.
A cura di Biagio Chiariello
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Associazione a delinquere, aggravata dalla transnazionalità, finalizzata alla commissione di reati di natura fiscale e trasferimento fraudolento di valori, provvedendo ad un sequestro preventivo di 4 milioni di euro. Ma soprattutto riciclaggio di denaro. Sono accuse gravi quelle che la Procura di Palmi contesta a vario titolo, nell'ambito dell’operazione "Money gate", al presidente del Catanzaro Calcio, Giuseppe Cosentino, e ad altre tre persone tra cui la figlia Ambra.

Cosentino, ora gli arresti domiciliari, sarebbe riuscito a trasferire diversi milioni di euro in Svizzera. Al centro dell’inchiesta c’è la società Gicos, sponsor della squadra di calcio che militare in Lega Pro (la ex Serie C), che ha sede a Cinquefrondi, nella piana di Gioia Tauro. Gli uomini del generale Alessandro Barbera e del colonnello Agostino Brigante della GdF hanno eseguito anche un sequestro preventivo di 4milioni di euro. I dettagli dell’operazione saranno illustrati stamattina nel corso di una conferenza stampa. Va comunque detto che la società del Catanzaro Calcio sarebbe estranea ai fatti di riciclaggio contestati agli indagati. Le somme, infatti, sarebbero state distratte dalla società di Cosentino che ha rapporti anche con la Cina.

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