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Arezzo, bimbo di sei anni muore in piscina davanti ai genitori: ucciso da congestione

Il piccolo è sfuggito al controllo dei genitori ed è finito in acqua: a ucciderlo un arresto cardiaco dovuto a una congestione.
A cura di Giorgio Scura
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AREZZO – Ucciso a sei anni da una congestione, in piscina, davanti ai genitori. Questa l'assurda sorte di un bimbo che nel pomeriggio di ieri era caduto in acqua in piscina ad Arezzo. Secondo una prima ricostruzione, sarebbe andato in arresto cardiaco in seguito ad una congestione. I genitori hanno subito dato l'allarme. Sul posto è giunta anche la polizia. I sanitari del 118 hanno preso in carico il piccolo che è stato poi trasferito all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze con l'elicottero dove però, si riferisce, è giunto già morto. Inutili i tentativi di rianimarlo compiuti dal personale di soccorso.  Secondo le prime informazioni, il piccolo è andato in arresto cardiaco subito dopo il tuffo, nel primo pomeriggio a San Zeno frazione alle porte di Arezzo, nella piscina che serve alcune case in collina a due passi dalla città. Per cause che dovranno essere chiarite dalla polizia intervenuta sul posto, il bambino sarebbe sfuggito al controllo della famiglia cadendo in piscina.
Il bimbo che è morto dopo un bagno in piscina è figlio di una coppia pakistana. Secondo le prime informazioni, il piccolo è andato in arresto cardiaco subito dopo il tuffo, nel primo pomeriggio a San Zeno frazione alle porte di Arezzo, nella piscina che serve alcune case in collina a due passi dalla città. Per cause che dovranno essere chiarite dalla polizia intervenuta sul posto il bambino sarebbe sfuggito al controllo della famiglia cadendo in piscina. I familiari del piccolo hanno chiamato la polizia giunta sul posto con le sirene spiegate e, per non perdere tempo, il bimbo è stato fatto salire in auto per raggiungere l'ospedale di Arezzo. L'incrocio con l'ambulanza è avvenuto in via Romana e con il mezzo del 118  il piccolo è stato portato al San Donato dove nel frattempo era arrivato l'elisoccorso Pegaso. Il bimbo non ha mai ripreso conoscenza e le sue condizioni sono apparse da subito disperate. Sottoposto a massaggio cardiaco prima dai genitori su indicazione del 118, poi intubato dai soccorritori che hanno continuato il massaggio cardiaco meccanico, è stato trasportato al Meyer di Firenze dove è giunto purtroppo già morto.

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