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Arabia Saudita, per la prima volta donna apre studio legale

Il primo studio legale “rosa” aperto in Arabia Saudita ha ricevuto il sostegno del re e, secondo quanto riferito dall’avvocato stesso, da tutto il mondo forense saudita.
A cura di Redazione
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Bayan Alzahran durante l'intervista su Al Arabiya.
Bayan Alzahran durante l'intervista su Al Arabiya.

Indossa la Niqab, l'abito tradizionale che copre gran parte del volto, eppure rappresenta un nuovo modello di donna in Arabia Saudita. Bayan Alzahran si era laureata in legge e insieme a tre compagne, per la prima volta nella storia del paese, aveva conseguito l'abilitazione all'esercizio della professione forense. Ora un altro primato per l'avv. Alzahran, che a Riad, nella capitale del regno, ha aperto uno studio privato. Alla televisione al-Arabiya ha spiegato che la difesa dei suoi assistiti "non si limita a casi che riguardano le donne", perché, prosegue la donna,

Il sistema giuridico saudita tratta uomini e donne allo stesso modo e un avvocato ha il diritto di rappresentare gli uni e le altre. Il mio studio ha già preso in carico alcuni casi che riguardano tanto persone fisiche quanto aziende. La nostra iniziativa è stata resa possibile dal sostegno di re Abdallah e noi, come avvocati e come donne di questo paese, cerchiamo costantemente di progredire in ciò che è buono per le donne saudite.

Alzahran ha poi spiegato che la società ha accolto con favore la sua iniziativa personale, salutandola calorosamente anche attraverso i social network: "Ho ricevuto – dichiara la donna – centinaia di congratulazioni sul mio account Twitter. Tutte le reazioni sono state positive da quando, il 6 ottobre scorso, abbiamo ottenuto l'abilitazione. C'è un senso di approvazione anche nei tribunali, sia da parte dei giudici che degli impiegati".

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