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Appia Antica, ritrovato il ‘puzzle’ in marmo della testa di un filosofo greco

Dai nuovi scavi alla Villa dei Quintili alcuni importanti ritrovamenti, tra cui la testa in marmo del filosofo epicureista Metrodoro di Lampsaco. Da settembre saranno scavate la pista d’atletica e il porticato dei peripatetici.
A cura di Redazione Cultura
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Villa dei Quintili
Villa dei Quintili

Frammenti in marmo che ricomposti dagli archeologi al lavoro negli scavi alla Villa dei Quintili, sull'Appia Antica, restituiscono il volto di Metrodoro di Lampsaco, filosofo dell'antica Grecia vissuto attorno al 300 avanti Cristo. È quanto emerso, insieme ai resti di un insediamento di età repubblicana che in futuro potrebbero darci importanti rivelazioni, del sito archeologico romano, collocato sull'Appia Antica.

La sorte del marmo ritraente il filosofo epicureo è quantomeno curiosa, salvato per puro caso alla furia distruttrice dell'uomo più che della natura e del tempo. I frammenti dell'opera marmorea, infatti, sono stati ritrovati in una cassetta nel deposito della villa dei Quintili, insieme agli altri reperti emersi dai nuovi scavi iniziati a giugno per riportare alla luce il porticato della corsa e quello delle passeggiate posti ai lati del giardino dell'imperatore.

La cosa davvero curiosa è che il ritratto di Metrodoro di Lampsaco fu fatto in pezzi da un operaio medievale nel tentativo di produrre calce che sarebbe dovuta servire per una costruzione sull'Appia Antica a cui il manovale stava lavorando, ma chissà come alla fine decise di non polverizzare più quei frammenti che oggi, sotto forma di puzzle, ci rivelano i capelli e le sembianze del viso dell'epicureista della cui opera filosofica conosciamo soltanto alcuni frammenti. In ogni caso, come dichiarato a Repubblica dagli archeologi a lavoro, gli scavi nell'area di Villa dei Quintili non si fermeranno:

Da settembre entreremo nel vivo dello xistus, la "pista d'atletica" d'allenamento lunga 290 metri per 13. Lungo i 170 metri del nuovo scavo abbiamo ormai liberato i resti dell'alzato dalle montagne di detriti addossate, nel corso degli anni, al muro qui accanto dell'acquedotto.

Pista d'atletica ma non solo. Negli scavi ritrovato il rettilineo che corre parallelo alla pista da corsa degli atleti e che funzionava da percorso peripatetico per filosofi e pensatori. È qui che è stato ritrovato il marmo fatto in pezzi del povero Metrodoro di Lampsaco. Così come qualche secolo fa furono trovate le teste di Socrate ed Epicuro. A ciò c'è da aggiungere un altro importante ritrovamento, quello di vetri rotti da una finestra, il che sta a significare che il porticato era percorso da vetrate.

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