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Aosta, problemi di iscrizione alla mensa scolastica: 4 bambini lasciati a digiuno

È accaduto nella scuola primaria di Gignod, ad Aosta. Ai piccoli è stato negato il pasto e hanno dovuto aspettare in refettorio mentre i compagni mangiavano.
A cura di S. P.
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Quattro bambini della scuola primaria di Gignod, in Val d’Aosta, sono stati lasciati a digiuno dal servizio di mensa scolastica. L’episodio risale al primo giorno dell’anno scolastico 2016-2017, il 12 settembre scorso, e a raccontarlo sono alcuni media valdostani. Pare che i quattro bambini siano stati lasciati a digiuno a causa di problemi legati all’iscrizione al servizio. Dinanzi a questi “problemi”, gli assistenti avrebbero deciso di lasciare i piccoli senza pasto, in attesa della ripresa delle lezioni del pomeriggio. Così i quattro bambini – si tratta di due della classe seconda e due della quarta – sono stati fatti sedere nel refettorio e lasciati senza pranzo mentre i loro compagni consumavano regolarmente il pasto. Un primo giorno di scuola che resterà sicuramente impresso nella memoria di questi alunni. Il digiuno è stato poi in parte attenuato dalle insegnanti che alla ripresa delle lezioni sono andate in soccorso dei quattro bambini rifocillandoli. L'appalto per il servizio di mensa scolastica nella scuola primaria di Gignod è affidato alla cooperativa Noi e gli Altri di Aosta. Da quanto è emerso, anche ad altri due bambini era stato negato il pranzo, ma i loro genitori hanno fatto in tempo ad andarli a prendere e a portarli a casa per farli mangiare.

Un precedente nel torinese – Una vicenda simile si è verificata anche nel comune piemontese di Pont Canavese, dove una mamma ha denunciato che l’asilo ha negato il pasto al suo bambino. La donna ha raccontato di aver cercato di agire per poter risolvere la situazione, presentando tutta la documentazione necessaria per chiedere la riduzione della retta relativa alla mensa scolastica: “Sono in difficoltà economiche e ho anche fatto richiesta di riduzione presentando la certificazione Isee, ma mi è stata negata. Mio figlio non ha mai usufruito della mensa perché gli è stata negata”, aveva spiegato. Dal comune avevano replicato dicendo che l'amministrazione aveva solo applicato quanto disposto dal regolamento, in seguito a numerosi solleciti di pagamento inviati alla famiglia morosa.

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