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Anziano ucciso a Grosseto, fermato un nipote: “Voleva la tredicesima”

Antonio Tucci, anziano disabile, è stato trovato morto domenica nella sua casa di Castel del Piano, quasi sicuramente ucciso a colpi di bastone. Fermato su un bus di linea nella zona di Albano Laziale un nipote 45enne della vittima.
A cura di Susanna Picone
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Per la morte di Antonio Tucci, il 71enne disabile trovato domenica pomeriggio con il cranio sfondato nella sua casa di Castel del Piano (Grosseto), è stato fermato un uomo. Si tratta di C.O., 45 anni, nipote della vittima. L’uomo, di Nemi (Roma), è stato intercettato dai carabinieri questa mattina mentre si trovava su un autobus di linea nella zona di Albano Laziale. Probabilmente era salito sull’autobus per allontanarsi dal paese dove era residente quando aveva scoperto che i carabinieri lo stavano cercando. Il 45enne è accusato di omicidio volontario. Suo zio, trovato morto nella sua abitazione da alcune parenti, probabilmente è stato ucciso a colpi di bastone. È stato accertato “in maniera inoppugnabile – secondo il procuratore Raffaella Capasso – la presenza di C.O. nell'abitazione dello zio in orario compatibile con quello della sua morte”. Secondo gli inquirenti l’uomo avrebbe ucciso l’anziano parente per motivi economici, forse dopo una lite: probabilmente voleva la sua pensione e tredicesima.

Avrebbe ucciso lo zio per soldi – La vittima percepiva una pensione di invalidità di 900 euro che prelevava in contanti mensilmente dal proprio conto corrente. L'ultimo prelievo, con tanto di tredicesima, era stato effettuato il primo dicembre, pochi giorni prima della sua morte. Secondo quanto è emerso, il 45enne era andato nella località del Monte Amiata in cui viva il parente nell'ottobre scorso. L’uomo, che dallo zio cercava ospitalità e un'occasione di lavoro, era stato gradualmente allontanato da tutti i familiari a causa dei comportamenti violenti e perché ritenuto responsabile di alcuni furti in loro danno. Anche tra Tucci e il nipote sarebbero però maturati dissapori e incomprensioni durante la convivenza e alla fine l’anziano aveva deciso di mandare via di casa il nipote. Il 45enne si trova adesso nel carcere di Velletri in attesa di essere trasferito a Grosseto e della convalida del fermo.

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