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Antirazzista uccisa a Charlottesville. Per Trump le colpe sono “di destra e di sinistra”

Il Presidente degli Stati Uniti – commentando la tragedia di Charlottesville in cui un suprematista bianco ha ucciso una ragazza – ha attribuito alle vittime le stesse responsabilità dei carnefici.
A cura di Davide Falcioni
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Attribuire le colpe di una tragedia come quella che nei giorni scorsi ha avuto luogo a Charlottesville sia ai carnefici che alle vittime. E' l'ultima "trovata" del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ieri durante una conferenza stampa a New York è tornato a commentare gli scontri legati al raduno dei suprematisti bianchi costati un morto e decine di feriti nelle fila degli antirazzisti. Secondo il capo della Casa Bianca "anche ‘l'alt-left' (la sinistra estremista) condivide la responsabilità per la violenza a a Charlottesville, ma nessuno vuole dirlo", sostiene Trump. "Ci sono due parti della storia", ha sottolineato il presidente rispondendo infastidito a una domanda sulla sua reazione ai disordini. "C'era un gruppo da una parte, ed un gruppo dall'altra", ha aggiunto: i gruppi liberali che avevano organizzato una protesta contro i suprematisti a Charlottesville "hanno attaccato con violenza l'altro gruppo".

Quando gli è stato chiesto perché abbia atteso diversi giorni prima di parlare in pubblico, Trump ha replicato che era sua intenzione "evitare di fare una dichiarazione poco ponderata" senza aver preso visione di tutti i fatti. "Quando faccio una dichiarazione voglio essere preciso, prima di fare una dichiarazione ho bisogno dei fatti: è inutile precipitarsi. Io sono onesto, io prima di fare una dichiarazione voglio conoscere i fatti. Non ho esitato a condannare i razzisti e i bigottismi", ha dichiarato il presidente. L"uomo che sì è lanciato con la sua automobile sulla folla (un suprematista bianco ventenne), uccidendo una manifestante antirazzista, "è una disgrazia per se stesso, per la sua famiglia e il suo paese", ha detto Trump.

Il capo del Ku Klux Klan: "Grazie presidente per la tua onestà"

In realtà la pur tardiva condanna di quei fatti gli era valsa dure critiche da parte di David Duke, ex leader del Ku Klux Klan, che gli aveva detto: “Guardati bene allo specchio e ricordati che sono stati i bianchi americani a farti presidente, non i radicali di sinistra”. Per questo nel volgere di una giornata Donald Trump ha pensato di ricucire lo strappo, attribuendo responsabilità a entrambe le parti. Immediata la soddisfazione di Duke, che in un nuovo tweet ha scritto: “Grazie, signor presidente Trump, per la tua onestà e coraggio nel dire la verità”.

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