“Anticipò omicidio nel suo romanzo”, annullata condanna per Daniele Ughetto Piampaschet

Da rifare il processo a Daniele Ughetto Piampaschet, l'aspirante scrittore della provincia di Torino accusato dell'omicidio di una giovane nigeriana, Anthonia Egbouna, il cui corpo fu ritrovato nel febbraio 2012 sul greto del Po. Un delitto che secondo l’accusa lo scrittore aveva anticipato in un suo romanzo ritrovato a casa della vittima. La prima sezione penale della Cassazione ha disposto l'annullamento con rinvio della sentenza della Corte d'Assise d'Appello di Torino, che il 30 giugno del 2015 aveva condannato Daniele Ughetto Piampaschet a 25 anni e mezzo di reclusione. Si celebrerà, dunque, un nuovo processo d'Appello davanti ad un'altra sezione della stessa corte torinese. “Ora è tutto da rifare ma partiamo da una sentenza di assoluzione, perché in primo grado Ughetto Piampaschet era stato assolto. Sono stati due giorni terribili per lui ed è molto scosso, ma alla notizia si è commosso”, ha commentato così la decisione della Cassazione l’avvocato dell’imputato, Stefano Tizzoni.

Daniele Ughetto Piampaschet si è sempre detto innocente – Per l’aspirante scrittore, che ha sempre detto di essere innocente, non era in corso alcuna misura cautelare se non il ritiro del passaporto. Ughetto era stato arrestato nell’estate 2012, diversi mesi dopo il ritrovamento del cadavere della donna in avanzato stato di decomposizione (era stata uccisa mesi prima). Con la vittima, l’uomo aveva intrecciato una relazione sentimentale che era finita ma soltanto – spiegò lui – per trasformarsi in un’amicizia: “Le volevo bene – disse – e non avevo motivo di farle del male. Non ne sarei nemmeno stato capace”. Secondo l’uomo, per trovare l’assassino, era necessario indagare nel mondo della prostituzione nigeriana a cui la ragazza era legata. In primo grado, Daniele Ughetto Piampaschet era stato assolto dalle accuse.