Antartide: gli Usa in soccorso dei soccorritori cinesi intrappolati

Sta diventando un vero incubo il salvataggio dei membri della nave da ricerca russa Akademik Shokalskiy bloccata tra i ghiacci dell'Antartide. Dopo vari tentativi falliti di diverse unità navali, i 52 passeggeri erano stati soccorsi con un'azione combinata della nave australiana Aurora Australis, e della cinese Xue Long che però al termine dei soccorsi è rimasta a sua volta intrappolata dal pack dell'Antartide. La nave infatti non aveva raggiunto la Akademik Shokalskiy ma aveva fatto alzare in volo un elicottero che aveva trasportato i passeggeri a bordo della Aurora Australis che si trovava più lontano. A questo punto lunedì partirà una nuova spedizione di soccorso questa volta ad opera degli Stati Uniti. Domani  infatti salperà da Sydney un'altra rompighiaccio, l'americana Polar Star che farà rotta verso il Continente Bianco per liberare la nave cinese. Si spera che l'intervento americano questa volta possa essere risolutivo, anche perché a causa del blocco della nave cinese anche l'Aurora Australis con i passeggeri della nave russa era stata fermata in zona in attesa dei soccorsi.

La nave americana è un'unità navale della Guardia Costiera Usa ed è un'autentica fuoriclasse della categoria. Lunga 122 metri per 13.200 tonnellate di stazza, la Polar Star infatti è in grado di sfondare la banchisa fino a 1,8 metri di spessore procedendo a 3 nodi senza soluzione di continuità, e addirittura di spaccare una barriera spessa quasi 6 metri agendo in velocità come un ariete. Come comunicato dalla Guardia Costiera americana, l'intervento della Polar Star è stato deciso dopo una richiesta di aiuto da parte dall'Australian Maritime Safety Authority che coordina i soccorsi, ma anche da parte dei governi russo e cinese.