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“Annullati gli esami di maturità”: ma è solo una delle (tante) bufale

Le leggende metropolitane intorno all’annullamento degli esame di maturità non mancano nemmeno nell’edizione 2014. Si va dalla sospensione degli esami all’hacker che ha diffuso in rete le tracce, fino all’ormai celebre “pista australiana…”. E c’è perfino qualcuno che pensa di essere spiato dalla polizia.
A cura di Redazione
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"Gli esami di maturità 2014 sono stati annullati". Perché "il sistema del ministero non funziona"; perché "hanno hackerato il sito del Miur" o perché "sono state rese note le tracce dei temi prima del tempo". Insomma, chi più ne ha, ne metta. Chi ci spera, si rassegni: si tratta di bufale. Ogni volta che si legge annullati gli esami di maturità, c'è  sotto un trucco. Semplicemente scherzi "da maturando" che sfruttano notizie su malfunzionamenti della struttura telematica ministeriale o leggende metropolitane che vanno avanti da anni, contando sul tam-tam generato dall'ansia degli studenti superiori in procinto di affrontare l'esame di stato sessione 2013-2014. Vediamo di fare chiarezza

Sì, il sito internet del Miur è andato in panne. Ma la maturità non è a rischio

In questi giorni il sito web del ministero dell'Istruzione, punto di riferimento per docenti e studenti, sta andando spesso in tilt. Ci sono molte lamentele sopratutto sui social network da parte degli utenti. Motivo? Ci sono problemi tecnici nella gestione del cosiddetto "plico telematico", ovvero l'insieme di documentazioni che ogni scuola deve ricevere dal Miur per gestire l'esame di Stato (tracce per prima e seconda prova, circolari, eccetera). Ieri il ministero ha diramato una nota nella quale spiega che "I problemi tecnici non mettono a rischio l'esame di maturità che partirà regolarmente la prossima settimana. Né è a rischio, l'avvio del prossimo anno scolastico" e che "Il 10 giugno è stata ripristinata la funzionalità del sito Internet, rendendo di nuovo disponibili tutte le sezioni informative di interesse per le scuole, le famiglie, il personale amministrativo e scolastico. Stamattina è stata inviata una nuova comunicazione allo scopo di informare gli Uffici scolastici i presidi e anche le organizzazioni sindacali in merito all'andamento delle attività di ripristino del sistema". Dunque niente speranza di rinvii del'ultim'ora. Le allarmistiche notizie circa l'annullamento degli esami di maturità lasciano davvero il tempo che trovano.

La bufala delle tracce per la prova scritta dall'Australia

C'è una storia che gira ogni anno: quella delle tracce australiane. La prima prova dell'esame di maturità si svolge con le stesse tracce e nello stesso giorno per tutti. Quindi – recita la leggenda metropolitana – per una questione di fuso orario i nostri italiani all'estero (in Australia) finirebbero col sapere prima di noi in Italia il contenuto dei plichi telematici. Nulla di più sbagliato: in Australia in questo momento è pieno inverno. L'anno scolastico è in corso e non ci sono istituti italiani con "tempi" italiani.

Trovare le tracce della prova scritta di maturità su internet

È impossibile. Si può ipotizzare, sulla base delle ricorrenze, degli anniversari, quali sono le prove più "probabili". Ma i tecnici del ministero dell'Istruzione sono noti per voler "stupire" cono scelte improbabili, gli studenti e i professori. Improbabile, quasi impossibile hackerare i file criptati che contengono i codici per decodificare il plico coi temi per la prima prova e con i compiti per la seconda prova della maturità. Non resta che affidarsi allo studio. E a un pizzico di fortuna.

Spiati dalla polizia? È un'altra bufala

Ogni anno in occasione della Maturità si rincorrono puntualmente voci incontrollate sulle anticipazioni delle tracce ministeriali provenienti da Internet. Ed ogni anno si diffondono le consuete leggende metropolitane secondo cui sarebbe possibile venire a conoscenza dei compiti d’esame prima della fatidica apertura delle buste provenienti dal Ministero dell’Istruzione. Leggende che assumono il carattere di certezza per molti ragazzi che perdono ore intere in Rete alla ricerca di anticipazioni sulle tracce. Da una ricerca svolta dal portale Skuola.net e che ha coinvolto oltre 2.500 studenti, emerge un persistente grado di disinformazione da parte di chi si appresta a sostenere l’esame. Infatti non mancano coloro (circa il 29%) che aspettano la manifestazione sul web delle tracce d’esame prima dell’inizio della prova. Come anche c’è chi è convinto di avere il telefono sotto controllo dalla Polizia (circa il 23%) oppure che i professori siano armati di rilevatori di smartphone (circa il 15%). Fortunatamente quasi tutti sono consapevoli delle regole da rispettare per superare l’esame: 9 su 10 sanno che usare lo smartphone comporta l’esclusione dalla prova. Così per il sesto anno consecutivo la Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il portale degli studenti Skuola.net, si appresta a lanciare la campagna di sensibilizzazione “Maturità al sicuro”, con l’obiettivo di debellare il fenomeno ed evitare che gli studenti, oltre a perdere del tempo prezioso, possano anche rimetterci del denaro alla ricerca della soffiata giusta.

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