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Andare a lavoro in bici fa bene alla salute e al portafoglio

Lo rivela l’Oms con il rapporto sulla sedentarietà al congresso tenutosi a Vilnius dell’Organizzazione Mondiale della Sanità tenutosi a Vilnius.
A cura di Biagio Chiariello
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Andare in bici fa bene, si sa. Ed ora a dircelo è pure l’Oms, che evidenzia come le piste ciclabili e altre attrezzature per lo sport e il movimento potrebbero ridimensionare fortemente le malattie non trasmissibili, come le malattie di cuore, l’obesità, il diabete. Ma non è tutto. L’andare in bicicletta quotidianamente non apporta benefici solo dal punto di vista della salute, ma anche sul fronte del lavoro e dell’economia, frutto della conversione degli spostamenti casa-lavoro da auto/treno a bicicletta. Come riporta un articolo del Corriere della Sera, il rapporto presentato al congresso tenutosi a Vilnius, ha calcolato che nelle 56 grandi città europee e americane considerate dallo studio raggiungessero un tasso di ciclabilità simile a quello di Copenhagen (fra i più alti del mondo), ci sarebbero 76.000 nuovi posti di lavoro in più all’anno. C’è poi da dire che un equipe di ricercatori del Politecnico di Milano e dell'Università di Bologna ha esaminato la mobilità di una zona di Milano. La ricerca ha sottolineato come si possano risparmiare fino a 20 milioni di euro l'anno qualora si passasse all'uso della bici, dove possibile, convertendo, grazie ad uno strumento dell'OMS, le ore pedalate o camminate in anni di vita guadagnati con un risparmio nelle spese mediche o di altro genere.

Nel rapporto sulla sedentarietà viene poi evidenziato come in Europa un terzo degli adulti europei non pratichi attività fisica, passando dal letto al sedile dell’auto (o del treno) alla sedia dell’ufficio. Un dato che significa: 1 milioni di morti all'anno e 8,3 milioni di anni di vita persi all’anno. Ciò fa ben intendere come l’obiettivo di ridurre del 10% l’inattività fisica entro il 2025 è lontano dall’essere raggiunto. L'OMS però punta almeno a sensibilizzare la popolazione e far aumentare l'attività fisica per ridurre del 25% il rischio di morte prematura per malattie cardiache, cancro, diabete, disturbi respiratori, pressione alta e l’interruzione della crescita di diabete e obesità. Il punto di partenza potrebbe essere proprio quello di bicicletta per andare al lavoro. Usare le due ruote quotidianamente e per percorsi di pochi chilometri sarebbe sufficiente per mantenere il nostro fisico in forma e restare in salute.

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