339 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Anche l’Europa ha il suo Trudeau: chi è Borut Pahor, da modello a presidente (di sinistra)

Dal 2012 la più alta carica della Slovenia, Borut Pahor, 53 anni e un passato da modello, è diventato una vera e propria star sui social network, con una strategia comunicativa che lo ha reso il politico più amato del suo Paese e il più invidiato da mezzo mondo.
A cura di Ida Artiaco
339 CONDIVISIONI
Borut Pahor, 53 anni, presidente della Slovenia (Instagram).
Borut Pahor, 53 anni, presidente della Slovenia (Instagram).

Un passato da modello, leader indiscusso su Instagram e Facebook, dove è seguito da centinaia di migliaia di utenti, e scapolo d'oro. A 53 anni il presidente sloveno Borut Pahor è uno degli uomini politici più invidiati e amati d'Europa e del mondo, secondo, probabilmente, per carisma e personalità, soltanto al collega canadese Justin Trudeau, il premier re dei social e dell'accoglienza. Nato nel 1963 a Postumia, un paese di poco più di 15mila anime nel sud del suo Paese, a metà strada tra Lubiana e Triste, Pahor è diventata una vera e propria star online e non solo, che ha fatto della comunicazione soprattutto con i più giovani uno dei cardini della sua politica. Non mancano i detrattori, che lo hanno più volte etichettato come populista, ma per ora i benefici di questa strategia sembrano premiarlo: secondo gli ultimi sondaggi, il 52% dei suoi concittadini ha una percezione positiva del suo operato, mentre solo il 16% lo disprezzerebbe. Ecco, allora, tutto quello che c'è da sapere su Borut Pahor, il "re di Instagram".

Pahor, da modello a leader della sinistra europea

Borut Pahor è stato eletto presidente della Repubblica slovena nel 2012. Pochi sanno che, prima di concludere gli studi e durante gli anni dell'università, per vivere faceva il modello, mentre coltivava il suo interesse per la politica. Alla fine degli anni Ottanta divenne così uno dei più impegnati sostenitori della riforma del partito socialdemocratico, all'epoca guidato da Milan Kučan. Nel 1997 fu eletto leader del movimento, con un programma definito "centrista". Da qui la sua carriera politica è tutta in discesa: dal 2000 al 2004 è presidente dell'Assemblea nazionale, nel 2004 entra a far parte del Parlamento europeo, nel 2008 diventa primo ministro e infine nel 2012 è nominato numero uno della Slovenia, con quasi il 68% dei voti. Durante la campagna elettorale, ha lavorato come netturbino per giorni, per poter capire le condizioni dei lavoratori e poter intervenire direttamente per migliorarle. Sotto la sua presidenza, l'economia del suo Paese ha fatto passi da gigante: dal 2013, dopo la crisi iniziata nel 2009, ha ripreso la crescita, per cui la recessione in cui era caduto negli anni passati si può dire ora completamente superata. Negli ultimi 3 anni il Pil è aumentato di circa il 3% e anche le previsioni per il futuro sono positive, grazie ai ripetuti interventi di consolidamento fiscale da parte del governo.

Intanto, ha coltivato ottimi rapporti anche con i colleghi europei. In Italia è molto vicino al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha visitato più volte Papa Francesco in Vaticano e non ha mai nascosto la sua ammirazione per la tedesca Angela Merkel. Sostenitore della politica europea, oltre a ribadire il suo impegno per mantenere vive le diversità all'interno dell'Ue, si è battuto a lungo affinché Bruxelles adottasse una comune Costituzione, per affrontare la crisi, mantenere la pace e proteggere lo stato sociale nel Vecchio Continente. Inoltre, svolge un ruolo di mediazione fondamentale tra la Russia e l'Occidente: si è persino offerto di ospitare il primo incontro ufficiale tra Putin e Donald Trump, avendo una buona relazione con entrambe le parti. Dal punto di vista personale, Pahor ha una compagna, dalla quale ha avuto anche un figlio, Luka, ma non è sposato, una vera e propria anomalia rispetto alle alte cariche a livello internazionale.

Presidente re di Instagram: "Barbie, non un ragazzaccio"

Negli ultimi anni la popolarità di Borut Pahor ha superato i confini della Slovenia e conquistato l'universo dei social network con scatti della sua vita pubblica e privata. Ai suoi 30mila follower su Instagram e oltre 50mila fan su Facebook, il Presidente regala giorno dopo giorno immagini della sua quotidianità, alle prese con incontri ufficiali, ospitate in tv, ma anche mentre prende il sole, gioca a calcio o suona la batteria, mostrando a tutti la sua anima rock. E lo fa personalmente dal proprio smartphone, senza l'intervento di troppi assistenti. Molti lo hanno soprannominato "Barbie", per via del suo passato nella moda, ma ma la sua strategia è vincente anche grazie a una buona dose di auto-ironia, come dimostra una delle foto pubblicate in Rete che lo ritraggono mentre si rifà il trucco e la cui didascalia è "Barbie, non un ragazzaccio".

Barbika, a ne baraba. #pahor #president #presidentpahor #slovenia

A post shared by Borut Pahor (@borutpahor) on

"Comunicare con i giovani che non sono interessati alla politica – ha dichiarato una volta Pahor all'Associated Press – non è facile ma è necessario cercare un modo per farlo. Senza illusioni, però, perché niente può rimpiazzare il contatto diretto". Intanto, la sua strategia social funziona e continua a fare tendenza. A chi lo definisce un populista, risponde che "è un rischio che doveva correre, e che c'è differenza tra populismo positivo e quello negativo". D'altronde, anche la scelta delle piattaforme su cui puntare, Instagram e Facebook per l'appunto, dimostrano l'obiettivo che il Presidente intende raggiungere. Secondo il consulente politico Marko Rakar, "a differenza di Twitter, che è stato molto usato ad esempio da Donald Trump, Instagram non è il social ideale per inviare messaggi politici. Pahor vuole semplicemente mostrarsi come una persona impegnata che fa un sacco di cose e che è un buon esempio da seguire per diventare vincenti". E, per il momento, sembra riuscirci molto bene.

339 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views