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Amianto all’Olivetti: indagati i De Benedetti e Corrado Passera

L’ipotesi di reato contestata è l’omicidio colposo. Le indagini riguardano la morte di almeno 13 persone che tra la fine degli anni Settanta e Novanta hanno lavorato in settori a stretto contatto con il minerale cancerogeno.
A cura di Biagio Chiariello
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Omicidio colposo. Questa l’accusa formulata dalla Procura di Ivrea nei confronti di 39 persone nell’ambito dell’inchiesta sugli operai, che lavoravano alla Olivetti di San Bernardo, nei reparti contaminati, e poi deceduti o ammalatisi di tumore. Nel registro degli indagati appaiono i nomi di diversi ‘big’: Carlo e Franco De Benedetti, Rodolfo De Benedetti (figlio di Carlo) e l’ex amministratore delegato Corrado Passera. Indagato anche Roberto Colaninno, ma per lesioni colpose, a.d. dopo il 1996 per un breve periodo. Ci sono poi tutta una serie di dirigenti che tra metà Anni Sessanta e fine Anni Novanta hanno ricoperto funzioni di responsabilità e delega di spesa, ex ad e consiglieri di amministrazione con delega alla sicurezza. Sarebbero 13 i decessi accertati, tutti ex dipendenti che nell’arco dei trent’anni avevano lavorato nei vari stabilimenti di Ivrea.  Secondo l’accusa nella fabbrica i lavoratori erano a contatto con sostanze nocive e, per questo, si ammalarono: patologie con un’incubazione lunghissima, come il mesotelioma alla pleura.  Il procuratore capo della Repubblica di Ivrea parla di “un’indagine molto complessa: c’erano situazioni che potevano e dovevano essere conosciute, e che avrebbero dovuto determinare un impiego di spesa e risorse per far fronte al pericolo amianto”.

 La difesa di Carlo De Benedetti

“Carlo De Benedetti ribadisce con forza la propria totale estraneità ai fatti contestati e attende con fiducia le prossime fasi del procedimento”. E’ quanto si legge in una nota del portavoce di Carlo De Benedetti, dopo l’avviso di chiusura indagini per la vicenda delle morti per amianto alla Olivetti. “L’Ingegner Carlo De Benedetti – è detto nella nota – ha ricevuto oggi, insieme a numerose altre persone, un avviso di conclusione delle indagini nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Ivrea sull’amianto all’Olivetti. Il provvedimento era già stato anticipato nelle scorse settimane da indiscrezioni di stampa”. Carlo De Benedetti, prosegue il suo portavoce, “ribadisce con forza la propria totale estraneità ai fatti contestati e attende con fiducia le prossime fasi del procedimento, nella convinzione che all’esito di questa complessa indagine svolta dai Pubblici Ministeri, una volta al vaglio del Giudice, possano essere chiariti i singoli ruoli e le specifiche funzioni svolte all’interno del articolato assetto aziendale della Olivetti”. “Nel ribadire la propria vicinanza alle famiglie degli operai coinvolti, l’Ingegner De Benedetti – conclude il comunicato – ricorda ancora una volta che, nel periodo della sua permanenza in azienda, l’Olivetti ha sempre prestato attenzione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, con misure adeguate alle normative e alle conoscenze scientifiche dell’epoca”.

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