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Altroconsumo: “Trovate sostanze tossiche negli imballaggi alimentari”

Test di laboratorio hanno rivelato la presenza di Pfoa, composto chimico che riduce la fertilità e danneggia il feto, in alcune tipologie di imballaggi alimentari.
A cura di Davide Falcioni
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Sostanze nocive per l'ambiente e la salute dei consumatori in alcune tipologie di imballaggi utilizzati per imballare alimenti: a dare l'allarme è stata l'associazione Altroconsumo al termine di inchiesta indipendente condotta insieme al altre quattro associazioni europee, Danish consumer council (Danimarca), Deco (Portogallo), Ocu (Spagna) e Test-Achats (Belgio). Le organizzazioni dei consumatori hanno commissionato test di laboratorio sugli imballaggi alimentari utilizzati nelle pizzerie nei fast food. Le analisi hanno rivelato la presenza di Pfas, sostanze fluorurate utilizzate per rendere impermeabile al grasso e all'acqua gli imballaggi per alimenti, in diversi tipo di contenitori: da quelli per le patate fritte a quelli per gli hamburger, dai panini imbustati ai muffin passando per cartoni della pizza e incarti dei popcorn. Un risultato che ha spinto l'Associazione a scrivere ai parlamentari Ue e al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

Livelli di composti fluorurati 63 volte superiori ai limiti imposti dalla legge danese

Test di laboratorio effettuati su 65 campioni di imballaggi alimentari, 13 dei quali provenienti dall'Italia, dimostrano che i composti fluorurati "sono intenzionalmente usati per il trattamento delle superfici degli imballaggi in carta e cartone". Il tenore in fluoro organico "eccede in 63 campioni su 65 il valore limite raccomandato dall’Autorità danese per la sicurezza alimentare, all’avanguardia sulla tutela della salute dei consumatori". E sono state trovate "sostanze tossiche in metà dei campioni esaminati", alcune nell’elenco europeo delle sostanze estremamente problematiche (Substances of very high concern), come il Pfoa, composto chimico che riduce la fertilità e danneggia il feto.

"L'autorità per la sicurezza alimentare in Danimarca ha posto limiti stringenti, ma nel resto d'Europa li ingeriamo senza regole, perché sono ovunque", sostiene Altroconsumo. L'associazione ha aggiunto che lo scorso 6 ottobre il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sull'attuazione del Regolamento comunitario riguardante i materiali e gli oggetti destinati al contatto con gli alimenti. "E' l’atto con cui si esorta la Commissione europea a sviluppare delle misure specifiche per le 13 categorie di materiali destinati al contatto con gli alimenti – prosegue – indicando tra quelli considerati prioritari gli imballaggi in carta e cartone. È urgente la necessità di intervenire anche nei processi e nelle filiere produttive industriali: esistono già in commercio imballaggi alternativi più sicuri che potrebbero essere adottati dal sistema".

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