Altri 15 giorni in ospedale per Berlusconi: “È stata una brutta botta”
Altri quindici giorni di degenza al San Raffaele di Milano per Silvio Berlusconi. È quanto riferito dal fratello Paolo, all'uscita dal nosocomio meneghino in cui è ricoverato dalla scorsa settimana l'ex presidente del Consiglio. Le visite, spiega l'editore Paolo Berlusconi, sono ancora limitate: possono andare a trovare l'ex cavaliere solo i parenti e gli strettissimi collaboratori, non sono ammessi estranei.
"C'è il mondo che vorrebbe venire a trovarlo, ma noi stiamo tra di noi", ha aggiunto l'editore de Il Giornale. "Gli abbiamo ricreato un po' l'ambito familiare ed è la cosa di cui ha bisogno in questo momento per prendere le decisioni giuste". Nonostante le condizioni mediche di Silvio Berlusconi appaiono pressoché ottime, secondo i medici l'ex presidente del Consiglio dovrà probabilmente rimanere nella suite Diamante dell'Ospedale San Raffaele per altri 15 giorni, come prevede la prassi medica nel caso di operazioni al cuore complesse come quella recentemente subita da Berlusconi a causa di un grave scompenso cardiaco provocato da un'insufficienza aortica sulla quale il medico di fiducia, il professor Zangrillo, ha pensato fosse necessario intervenire chirurgicamente il prima possibile.
Anche sulle condizioni fisiche del fratello, Paolo Berlusconi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti sul posto: "È stata bella botta", spiega, aggiungendo che l'ex Cav è "lucidissimo e fa progressi ogni giorno, però deve riposare perché il dolore comunque c'è. La reazione del corpo è fantastica, tutto prosegue bene, però deve riposare, riposare, riposare. Deve dormire e anche il professore Zangrillo continua a insistere su questa cosa che ha bisogno di riposare", ha detto Paolo Berlusconi, concludendo la sua dichiarazione.
