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Altamura, Prima comunione in carrozza. La Lucarelli ironizza sul web e scoppia la polemica

A pubblicare le foto su Facebook è stata la giornalista del Fatto Quotidiano Selvaggia Lucarelli, ponendo l’accento sulla mancanza di sobrietà del mezzo di locomozione destinato alla prima comunione di una bambina.
A cura di C. M.
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carrozza Lucarelli

"Sobrio mezzo di locomozione per prima comunione di una bimba (Altamura). Poi dice che non bisogna invocare l'Apocalisse". A scriverlo è la blogger e giornalista del Fatto Quotidiano Selvaggia Lucarelli sul suo profilo Facebook. Nelle fotografie pubblicate si vede una bambina che, accompagnata dal proprio padre, sta salendo in una lussuosa carrozza bianca in stile Cenerentola, che presumibilmente la porterà in Chiesa per la sua Prima Comunione.

Il caustico commento della Lucarelli ha diviso il web: da un lato c'è chi sostiene che sì, non è molto indicato un mezzo di locomozione come la carrozza per un evento del genere, dall'altra c'è invece chi trova il commento della giornalista poco educato e privo di tatto. Come riporta il portale Altamura Life, molti compaesani della bambina al centro dell'occhio del ciclone si sono detti infastiditi dalla polemica creata su Facebook: "Per quanto possa piacere o no, ognuno è libero di spendere i propri soldi come vuole. Trovo invece di pessimo gusto, la pubblicazione della foto senza prendersi la briga di oscurare il volto della bambina. Triste invece immaginare chi ha inviato la foto alla Lucarelli", ha commentato Gianpaolo Sforza. E poi, ancora: "Questa cosa mette tristezza, perché esprimere critiche ad un genitore che magari ha voluto far sentire sua figlia una ‘principessa', possano farlo vergognare del suo gesto o peggio far vergognare sua figlia", sostiene invece Vito.

E sono stati molti gli altamurani che hanno preso le difese della famiglia andando a commentare direttamente sulla pagina di Selvaggia Lucarelli, criticando sopratutto il modo in cui ha accostato la foto "dell'eccesso" alla città di di Altamura, quasi a voler sbeffeggiare non solo la situazione in sé, ma anche gli abitanti del paese.

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