1 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Allarme smog, Delrio: “Ora rivoluzione energetica nei condomini”

Il Ministro delle infrastrutture interviene sulla questione inquinamento ricordando che “il problema delle emissioni non riguarda soltanto i veicoli a motore, ma anche l’industria e le abitazioni”
A cura di Antonio Palma
1 CONDIVISIONI
Immagine

Oltre a misure tampone come lo stop alle auto nelle grandi città alle prese in questi giorni con l'inquinamento atmosferico, per affrontare l'allarme smog in Italia "bisognerebbe pensare a misure strutturali per l'intero paese". Ne è convinto il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, ricordando che "il problema delle emissioni non riguarda soltanto i veicoli a motore, ma anche l'industria e le abitazioni". In una intervista al Corriere della Sera, l’ex sindaco di Reggio Emilia in particolare si dice d'accordo con i tanti sindaci compreso quello di Milano, Giuliano Pisapia, che hanno chiesto ai propri concittadini anche di abbassare il riscaldamento delle abitazioni. Per questo Delrio proporne per il prossimo anno di avviare una rivoluzione energetica nei condomini.

Il riscaldamento "è una delle fonti principali di inquinamento, soprattutto da parte dei condomini, gran parte dei quali altamente inefficienti" ha sottolineato infatti il Ministro, aggiungendo che "il tema della loro riqualificazione energetica sta diventando centrale nei grandi centri urbani". "Ci sono anche gli incentivi ma non vengono usati. Pochi hanno colto la novità, ma con la legge di Stabilità li abbiamo resi fruibili anche per le parti comuni prevedendo che possano essere ceduti in conto lavori" ha precisato Delrio, ricordando che "si può pagare il lavoro cedendo oltre all'incentivo, che è il 65 per cento, una parte del risparmio energetico in bolletta".

Un'altra strada da intraprendere invece è quella del potenziamento del trasporto pubblico e feroviario. "Abbiamo un parco mezzi con un'età media di oltre 14 anni. Necessitiamo di almeno 1600 treni nuovi. Bisogna fare investimenti pluriennali impostati con un'ottica di serietà" ha ammesso Delrio la cui idea è quella di " una società sul modello delle britanniche Rolling stock company, che acquistano i treni e li danno in affitto alle Regioni, con un doppio beneficio. Le Regioni non si dissanguano e la società investe con un rendimento adeguato". "Per dare una svolta al trasporto pubblico locale servono quattro miliardi e mezzo. In questi ultimi due anni siamo riusciti a sostituire circa 700 treni, ma quasi tutti in Emilia-Romagna, Veneto e Toscana. Abbiamo il tema del Sud, che è in condizioni disastrose e bisogna agire con estrema tempestività" ha ammesso il Ministro concludendo: "Dobbiamo voltare pagina. Il servizio deve essere dignitoso e i biglietti si devono pagare il giusto. Anche perché pagando il giusto c’è anche più rispetto per tutto".

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views