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Alla Scala la “Traviata” a metà prezzo per i terremotati: è caccia al biglietto

Il Teatro alla Scala di Milano ha deciso di mettere in scena una anteprima della “Traviata” a metà prezzo per raccogliere fondi a favore delle vittime del terremoto. L’incasso dello spettacolo del 26 febbraio sarà devoluto alle popolazioni colpite dal sisma.
A cura di Redazione Cultura
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Teatro alla Scala di Milano
Teatro alla Scala di Milano

Il Teatro alla Scala di Milano ha deciso di mettere in scena una anteprima della "Traviata" a metà prezzo per raccogliere fondi a favore delle vittime del terremoto. L’incasso dello spettacolo del 26 febbraio, infatti, sarà devoluto alle popolazioni colpite dal sisma. I biglietti, saranno messi in vendita, da domani ed è facilmente prevedibile il tutto esaurito, visto che quelli per le date ordinarie sono già stati acquistati tutti.

Erano stati i sindacati, di concerto con i lavoratori, a proporre di organizzare un concerto per raccogliere fondi. Il sovrintendente Alexander Pereira aveva dato la sua disponibilità: "La Direzione del Teatro, di concerto con il presidente della Fondazione e sindaco di Milano Giuseppe Sala – spiega un comunicato della Scala – è al lavoro per individuare un progetto per l’infanzia a cui destinare i fondi raccolti."

"Traviata", un cast di livello internazionale per la prima

I biglietti  dell’anteprima della "Traviata" saranno messi in vendita l’11 febbraio dalle 9.00 in biglietteria a Milano e dalle 12.00 online sul sito del Teatro. Per qualsiasi informazione, vi invitiamo a consultare il sito ufficiale del Teatro alla Scala.

All’anteprima del 26 febbraio parteciperanno, fra gli altri, il direttore d’orchestra Nello Santi – al debutto verdiano alla Scala – Ailyn Perez come Violetta, Francesco Meli come Alfredo Germont e Leo Nucci nella parte di Giorgio Germontil. Lo stesso cast, dunque, della prima del 28 febbraio. Che due giorni prima non percepirà compenso per permettere la messa in vendita di biglietti. Il ritorno dello spettacolo, firmato nel 1990 da Liliana Cavani, insieme a Dante Ferretti e Gabriella Pescucci ha suscitato un’attesa ulteriormente accresciuta dal debutto verdiano alla Scala proprio di Nello Santi, il decano dei direttori d’opera italiani.

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